di Luca Santovincenzo, capogruppo di LiberAnagni al consiglio comunale di Anagni
“Gli alberi della Passeggiata non saranno abbattuti”.
È questo l’annuncio fatto ieri (ieri l’altro, per chi legge – n.d.r.) dal sindaco Natalia, che in diretta streaming ha mostrato un elaborato progettuale.
Ma andiamo con ordine. Il 24 aprile la Giunta ha approvato – con la delibera n. 91 – il progetto fattibilità tecnico economica di realizzazione di un parcheggio in Viale Matteotti. Un atto mai condiviso con la Cittadinanza di cui abbiamo chiesto e ricevuto copia dall’ufficio tecnico. Quel progetto prevede 55 posti auto, di cui ben 21 al posto di un intero filare di platani, con un piccolo spazio di panchine e cestini definito “filtro pedonale”. E’ lo stesso progetto che parla di un “polmone logistico” al posto della parte iniziale dell’alberata.
Abbiamo deciso di mostrarlo ai cittadini e denunciare la devastazione di una parte del viale alberato perché l’amministrazione ha scelto la strada dell’opacità. Nessuna pubblicazione sull’albo, nessuna presentazione ufficiale, nessuna discussione in commissione, nessun confronto preliminare, nonostante le nostre richieste.
Non è vero, quindi, che abbiamo pubblicato progetti “preliminari” o “superati”, come non è vero che non abbiamo chiesto informazioni.
È vero l’esatto contrario.
Intanto, abbiamo articolato un atto preciso di sindacato ispettivo all’Ufficio Tecnico non solo sul parcheggio di Viale Matteotti, ma anche sull’intera area, che ancora attende risposta.
Il progetto che abbiamo diffuso è quello che ci hanno trasmesso, ed è il Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica approvato dalla Giunta (PFTE). È il primo dei due livelli progettuali previsti per legge (l’altro è il progetto esecutivo). Quelli mostrati ieri dal Sindaco, invece, sono fogli che ad oggi non hanno alcun valore formale. E lo abbiamo compreso ieri stesso durante la seduta consiliare: quando abbiamo chiesto se quello mostrato in streaming fosse il “progetto esecutivo” basato su atti protocollati o pubblicati, il silenzio serbato dalla Giunta è stato più che eloquente. Inoltre, se davvero il progetto esecutivo fosse stato approvato in meno di un mese, l’Ufficio Tecnico lo avrebbe senz’altro trasmesso insieme al PFTE, nel rispetto del principio di leale collaborazione. A prescindere da questo, di per sé già abbastanza significativo, in quei fogli mostrati dal Sindaco ai cittadini i posti auto sono diminuiti e alcuni appaiono inseriti tra gli alberi con una soluzione visibilmente forzata ed antiestetica. Inoltre, è sparito il “filtro” pedonale. Cambiamenti che sollevano dubbi sulla “coerenza” richiesta dalla legge tra il PFTE e il progetto successivo visto che, a parità di costi, prevede meno posti auto e meno opere.
Nonostante tutto, accogliamo con sollievo l’annuncio che gli alberi resteranno al loro posto.
Un politico, però, dovrebbe sapere che ogni atto votato ha un peso. Davanti ai cittadini e davanti alla legge. E dovrebbe saper riconoscere quando ha commesso un errore. Invece, qui si è preferito fare spettacolo e accusare l’opposizione di allarmismo. Ma a essere accusati, in fondo, sono stati soprattutto i tantissimi cittadini che si sono indignati.
A loro oggi diciamo grazie.
Grazie per aver detto a gran voce che quel progetto non era accettabile, che andava fermato subito.
Ma non è finita qui. Bisogna lavorare per salvaguardare non solo un parco da lasciare alle future generazioni, ma la storia, l’identità e il verde della nostra Anagni.
Per questo rilanciamo l’appello a tutti. I posti auto servono, ma esistono soluzioni alternative, non scorciatoie elettorali che stravolgono il volto della Città.
Ancora una volta, per il bene di Anagni, tendiamo la mano.
Chiediamo al Sindaco di dare seguito all’invito al dialogo, e ci rendiamo disponibili ad un incontro pubblico con la maggioranza sul tema.