🟥 Un allarme che scuote il tessuto sociale di Anagni
Preoccupazione crescente per il futuro dei servizi comunali di assistenza
Negli ultimi giorni, LiberAnagni – Coalizione Civica ha raccolto numerose segnalazioni da parte di cittadini e famiglie che si avvalgono del servizio sociale comunale. Il motivo? Voci sempre più insistenti riguardano la possibile interruzione del rapporto di lavoro con alcune assistenti sociali in servizio da anni sul territorio. Una prospettiva che ha suscitato profonda preoccupazione: la rimozione di figure professionali di lunga esperienza significherebbe interrompere percorsi di fiducia, compromettendo interventi costruiti nel tempo con cura e dedizione.
🟥 Un settore delicato da non indebolire
Minori, disabili, anziani e famiglie rischiano di pagare il prezzo più alto
Il settore dell’assistenza sociale si rivolge alle fasce più fragili della popolazione: minori, anziani, disabili, famiglie in difficoltà. Ridurre o modificare in modo drastico la composizione del personale significherebbe colpire direttamente i più deboli, coloro che hanno bisogno di sostegno costante e professionale. Per LiberAnagni, il mantenimento della continuità assistenziale è un pilastro irrinunciabile per una città che voglia definirsi solidale e vicina ai propri cittadini.
🟥 La politica dell’esternalizzazione continua
Dopo l’ufficio tributi, nel mirino ora i servizi sociali
Secondo il comunicato di LiberAnagni, l’Amministrazione avrebbe già compiuto scelte discutibili, come lo smantellamento dell’ufficio tributi e l’esternalizzazione della gestione fiscale a un soggetto privato. Ora, ad essere sotto esame, sembrerebbe essere il settore sociale. Una scelta che – se confermata – configurerebbe un’ulteriore delega al privato di compiti che rientrano tra i servizi pubblici essenziali, rischiando di trasformare il Comune di Anagni in un semplice “committente” piuttosto che un garante del bene comune.
🟥 Domande scomode all’Amministrazione
Chiarezza sui fondi, sul personale e sulle misure future
Nel comunicato stampa, LiberAnagni – Coalizione Civica pone tre domande fondamentali a cui chiede risposta immediata:
- Perché, nei piani triennali del fabbisogno del personale, non è stata prevista l’assunzione a tempo indeterminato delle figure professionali del settore sociale?
- Sono stati utilizzati i fondi ministeriali, statali ed europei destinati al rafforzamento dei servizi, o si è scelto di gravare sul bilancio comunale?
- Quali misure concrete si intendono adottare per evitare l’indebolimento dell’assistenza sociale ad Anagni?
Domande nette, che riflettono un’esigenza diffusa di trasparenza amministrativa e di attenzione verso settori sensibili e determinanti per il welfare locale.
🟥 Un appello alla responsabilità politica
I servizi essenziali non si tagliano: si rafforzano
“La qualità e la tenuta dei servizi essenziali – si legge nella nota – non sono un gioco.” A parlare è la voce ferma di LiberAnagni, che chiede all’Amministrazione comunale di assumersi le proprie responsabilità politiche, uscendo dal silenzio e fornendo risposte chiare alla cittadinanza. “A pagare – conclude la nota – non possono essere i cittadini più fragili. Il Comune ha il dovere morale e istituzionale di tutelare l’assistenza sociale, non di metterla in discussione.”