di Silvia Scarselletta
In un periodo in cui molti piccoli borghi italiani affrontano il problema dello spopolamento, Sgurgola, incantevole paesino abbarbicato tra i Monti Lepini, si distingue come un esempio virtuoso di inclusione e vitalità culturale.
Il suo plesso scolastico, parte integrante dell’Istituto Comprensivo Secondo di Anagni diretto dalla dott.ssa Daniela Germano, ospita sia la scuola primaria che la secondaria di primo grado: la scuola, che è intitolata al poeta sgurgolano Attilio Taggi, è diventata – negli ultimi anni – un vero e proprio crocevia di culture, un microcosmo globale in cui convivono, crescono e imparano insieme bambini provenienti da ogni parte del mondo: dall’Argentina all’Australia, dall’Egitto al Marocco, dalla Thailandia alla Germania.
Non è solo la presenza di studenti con origini così diverse a rendere unica Sgurgola, ma il modo in cui questo multiculturalismo viene vissuto e valorizzato: l’inclusione è un processo reso possibile dall’impegno del corpo docente, che con dedizione e competenza crea un ambiente accogliente e stimolante; grazie a strategie didattiche mirate, gli studenti non solo apprendono la lingua italiana, ma lo fanno in un clima di collaborazione, sostegno e rispetto reciproco.
La socializzazione e il confronto tra culture diverse viene reso possibile dalla vastità di attività didattiche e laboratoriali: attraverso esperienze creative e giochi educativi, i bambini imparano a conoscersi, a condividere le proprie tradizioni e a sviluppare una mentalità aperta e cosmopolita, promuovendo anche un atteggiamento positivo nei confronti di chi tende a mostrare ancora qualche astio nei confronti del “diverso”.
A ogni singolo studente viene dedicata un’attenzione particolare, contraddistinguendo questa realtà come unica e singolare: a Sgurgola i bambini sono considerati individui con talenti, bisogni e ritmi di apprendimento diversi; gli insegnanti – parte fondante di un progetto che senza di essi non avrebbe avuto buon esito – lavorano con passione per garantire a ciascuno il supporto necessario, affinché nessuno si senta escluso o in difficoltà.
In un’epoca in cui il mondo è sempre più sconnesso umanamente, le azioni della scuola di Sgurgola rappresentano un esempio concreto di come l’educazione possa essere lo strumento più potente per costruire una società inclusiva e consapevole; qui, tra le aule di un piccolo borgo, prende forma il futuro di giovani cittadini del mondo, cresciuti nel rispetto della diversità e nella valorizzazione delle proprie radici.
Il primo insegnamento è l’amore per l’educazione, che supera ogni barriera.