🟥 L’operazione
Dall’alba il blitz dei Carabinieri e della Guardia di Finanza
Nella mattinata del 30 maggio 2025, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pontecorvo e la Guardia di Finanza di Frosinone hanno eseguito un vasto provvedimento cautelare disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari di Cassino. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cassino, ha coinvolto sette comuni tra Frosinone, Roma, Benevento e Lariano, colpendo un’organizzazione dedita al traffico internazionale di auto di lusso e all’evasione fiscale.
🟥 Il sodalizio criminale
Auto di lusso, società fittizie e legami con i Casalesi
Il gruppo, operativo soprattutto nel Frusinate, ma con ramificazioni in Germania e San Marino, importava auto di alta cilindrata (BMW, Mercedes, Audi, Porsche, McLaren) presentando documentazione fiscale falsa. Gli indagati, alcuni con precedenti legami con il clan dei Casalesi, utilizzavano società intestate a prestanome in difficoltà economiche per riciclare denaro e acquisire attività commerciali, tra cui un lusso ristorante a Pontecorvo e locali nel quartiere Parioli a Roma.
🟥 I numeri dell’indagine
Sequestri da milioni di euro e auto bloccate
L’attività investigativa, avviata nell’ottobre 2021, ha portato al sequestro di 7 società (valore: 573.800 euro), 8 auto di lusso (tra cui una Lamborghini Urus) e al blocco di 57 conti finanziari. L’evasione accertata ammonta a 253.088 euro di IVA, con autoveicoli importati per 1,15 milioni di euro.
🟥 Le collaborazioni internazionali
Germania e San Marino nel mirino degli investigatori
Grazie alla collaborazione con le autorità della Repubblica Federale di Germania e della Repubblica di San Marino, è stato ricostruito il flusso di auto e denaro. Le indagini hanno svelato un sistema collaudato per eludere l’IVA, con agenzie del casertano e di Catanzaro coinvolte nel rilascio di documentazione falsa.
🟥 Le accuse
Associazione per delinquere, truffa e riciclaggio
Gli indagati rischiano accuse gravissime: associazione per delinquere, truffa aggravata allo Stato, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. Il GIP di Cassino ha applicato il sequestro preventivo dei beni, incluso il denaro non giustificato.