🟥 Violenza familiare sotto l’effetto dell’alcol
Giovane arrestato dai Carabinieri dopo l’ennesima aggressione alla madre
Nella serata di lunedì 2 giugno 2025, i Carabinieri della Stazione di Ceccano hanno arrestato in flagranza di reato un ventisettenne italiano residente a Villa Santo Stefano, colpevole di aver aggredito e picchiato la madre sessantenne. L’intervento dei militari si è reso necessario dopo una richiesta d’aiuto giunta intorno alle ore 21.00, che segnalava l’ennesimo episodio di violenza domestica all’interno di un’abitazione privata.
Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, il giovane – in evidente stato di ebbrezza – avrebbe colpito la madre con un pugno al volto, provocandole ferite che hanno richiesto il trasporto presso l’ospedale Spaziani di Frosinone, dove è stata assistita dal personale sanitario del 118.
🟥 Una violenza reiterata e mai denunciata prima
La donna ha raccontato ai Carabinieri di essere vittima da mesi
La sessantenne, nonostante lo shock, ha sporto denuncia-querela nei confronti del figlio, riferendo che le violenze andavano avanti dal novembre 2024 e che negli ultimi mesi, complice l’abuso di bevande alcoliche, le aggressioni si erano fatte sempre più frequenti e violente. Colpi, minacce, umiliazioni: un clima di terrore domestico che la donna ha trovato il coraggio di denunciare solo dopo l’ultima aggressione.
Un gesto di grande forza, che ha permesso di fermare un’escalation potenzialmente drammatica. L’intervento tempestivo dei Carabinieri di Ceccano, in coordinamento con le autorità giudiziarie, ha evitato conseguenze peggiori.
🟥 Arresto convalidato dal Tribunale di Frosinone
Il giovane dovrà restare a Ceccano con il braccialetto elettronico
Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone, il ventisettenne è stato trattenuto nella camera di sicurezza della Stazione Carabinieri di Frosinone in attesa del rito per direttissima. Nella mattinata seguente, l’Ufficio GIP ha convalidato l’arresto, disponendo l’obbligo di dimora nel Comune di Ceccano con l’applicazione del dispositivo elettronico di controllo.
Una misura restrittiva che intende tutelare la vittima e impedire ogni ulteriore contatto tra madre e figlio, in attesa del processo. Il caso riaccende i riflettori su una piaga ancora troppo diffusa e silenziosa, quella dei maltrattamenti in famiglia, spesso taciuta per paura o senso di colpa.
🟥 Il coraggio della denuncia e il ruolo delle istituzioni
Una vicenda che richiama all’impegno contro la violenza domestica
Quanto accaduto a Villa Santo Stefano è l’ennesima dimostrazione di quanto sia fondamentale denunciare per tempo ogni forma di violenza domestica. Le istituzioni, le forze dell’ordine e il sistema sanitario hanno dato prova di efficienza e coordinamento, ma resta urgente rafforzare la cultura del rispetto e del dialogo nelle relazioni familiari.
Il sostegno offerto dalla Stazione dei Carabinieri di Ceccano, il lavoro del Tribunale di Frosinone e l’intervento del 118 mostrano come la rete di protezione possa funzionare. Ma tutto parte da un gesto: trovare il coraggio di chiedere aiuto.