Solo un agente per Frosinone: allarme sicurezza
Nel piano di potenziamento organico della Polizia di Stato diffuso nei giorni scorsi dal Ministero dell’Interno, la provincia di Frosinone riceve un’amara conferma: in tutto il territorio arriverà una sola nuova unità.
Una cifra drammaticamente insufficiente che certifica, nero su bianco, quanto le forze dell’ordine della provincia siano ormai al limite. Tra pensionamenti, trasferimenti e assenza di nuovi arrivi, la sicurezza nel territorio frusinate è sempre più a rischio.
Il Lazio – dunque – beneficia di un piano di potenziamento squilibrato: mentre Roma ottiene il massimo delle risorse disponibili – come prevedibile e in parte giustificabile – colpisce negativamente la quasi totale assenza di rinforzi a Frosinone, che riceve, appunto, una sola unità, e il contenuto potenziamento nelle altre province.
In un momento in cui si registrano tensioni sociali, crescita di fenomeni criminali legati al disagio economico e sfide importanti in termini di sicurezza urbana e prevenzione, una distribuzione più equilibrata sul territorio regionale avrebbe potuto meglio rispondere alle reali esigenze delle comunità.
I commissariati della provincia di Frosinone al collasso
I commissariati di Frosinone, Sora, Cassino e Fiuggi sono ormai ridotti all’osso. Le difficoltà operative sono evidenti: turni estenuanti, risorse minime per il controllo del territorio e pattugliamenti saltati per mancanza di personale.
E mentre nel Lazio le altre province ricevono incrementi significativi (ben 166 agenti a Roma, 30 a Latina, 8 a Rieti e Viterbo), Frosinone resta la più penalizzata.
🔵 ROMA
- Totale nuovo personale: 166
- Commissariati coinvolti: Anzio-Nettuno (8), Civitavecchia (8), Fiumicino (8), Frascati (6), Velletri (4)
- Allievi assegnati: Civitavecchia (3), Fiumicino (1), Frascati (5), Velletri (5)
Roma riceve il più consistente rafforzamento d’organico in tutta Italia, a testimonianza della centralità della Capitale anche in vista del Giubileo del 2025, per il quale è previsto un incremento dei flussi turistici e una conseguente necessità di rafforzamento della sicurezza pubblica.
🔵 LATINA
- Totale nuovo personale: 30
- Commissariati coinvolti: Aprilia (2), Formia (2), Gaeta (5)
Un aumento significativo che interessa soprattutto i territori costieri e turistici. Gaeta, ad esempio, riceve ben 5 nuovi agenti, segno di una crescente attenzione per la sicurezza durante la stagione estiva.
🔵 FROSINONE
- Totale nuovo personale: 1
Il dato più deludente tra le province laziali. Una sola unità in più, a fronte di un territorio esteso e con diverse criticità, sia sul piano del controllo del territorio che per quanto riguarda la presenza di fenomeni legati alla criminalità locale e microcriminalità.
🔵 RIETI
- Totale nuovo personale: 8
- Allievi agenti: 2
Un incremento modesto ma comunque utile per una provincia con caratteristiche prevalentemente montane e con una presenza capillare delle forze dell’ordine nelle aree interne. La presenza di allievi agenti suggerisce anche un investimento sul lungo periodo.
🔵 VITERBO
- Totale nuovo personale: 8
- Allievi agenti: 2
Situazione analoga a Rieti. Anche qui si evidenzia l’arrivo di giovani leve, presumibilmente per compensare un’età media elevata del personale in servizio, come indicato nel documento.
Il SAP lancia l’allarme: “penalizzati e dimenticati”
Gianmarco Cori, segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) di Frosinone, non nasconde la sua preoccupazione:
“Tra pensionamenti e mancati nuovi arrivi, la nostra provincia è gravemente penalizzata. I numeri parlano chiaro: una sola unità per tutto il territorio è una mancanza di rispetto per i cittadini e per gli operatori che ogni giorno rischiano la vita per garantire sicurezza”.
Cori sottolinea come la situazione sia destinata a peggiorare: “se non si interviene con misure strutturali, i nostri commissariati non riusciranno più a garantire nemmeno l’ordinaria amministrazione”.
I proclami della politica locale? Solo parole
A fronte di questa situazione allarmante, la politica locale continua a proclamare impegni e rassicurazioni, ma nei fatti non si muove nulla. Le promesse di potenziamenti, riorganizzazioni e valorizzazione del territorio si sono rivelate vuoti slogan.
Chi dovrebbe rappresentare gli interessi della provincia a livello regionale e nazionale non sta facendo abbastanza. Anzi, sembra aver dimenticato completamente il tema della sicurezza, uno dei più sentiti dai cittadini.
Una distribuzione squilibrata che lascia Frosinone indietro
Nel quadro complessivo nazionale, Frosinone è una delle pochissime province italiane a ricevere meno di due nuove unità. La distribuzione del personale avviene in maniera sbilanciata, con priorità – comprensibile ma sproporzionata – alla Capitale, anche in vista del Giubileo del 2025.
Tuttavia, la tutela dei cittadini non può essere riservata solo alle grandi città. Le aree interne, già segnate da disagio economico e sociale, non possono essere lasciate senza strumenti per garantire legalità e presenza dello Stato.
Conclusione
Il grave squilibrio nella distribuzione degli agenti di Polizia di Stato in provincia di Frosinone impone una riflessione immediata e azioni concrete. Non si può più tollerare che la sicurezza pubblica venga sacrificata sull’altare di altre priorità.
Serve un impegno vero, tangibile e strutturato, per ridare dignità e operatività ai commissariati del Frusinate. E serve soprattutto che la politica locale smetta di tacere, iniziando a pretendere attenzione per i propri cittadini.