🟥 LA STRETTA DELLA DIA SULL’ECONOMIA ILLECITA
Un sequestro da 2 milioni di euro nel cuore della Ciociaria
Un nuovo e durissimo colpo alle infiltrazioni criminali nell’economia locale è stato messo a segno dalla Direzione Investigativa Antimafia. Su disposizione del Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta della Procura della Repubblica di Roma, è stato eseguito un provvedimento di sequestro beni per un valore complessivo di circa due milioni di euro nei confronti di due imprenditori pregiudicati, padre e figlio, attivi nella provincia di Frosinone.
🟥 UN IMPERO DI SOCIETÀ E BENI SOTTO CHIAVE
Sigilli a società, fabbricati e terreni legati alla criminalità
Il sequestro riguarda cinque società operanti nell’area del Sorano, attive nei settori delle onoranze funebri, del commercio di fiori e della vendita di pellets, oltre a tre terreni, cinque fabbricati e disponibilità finanziarie. Un vero e proprio impero costruito nell’ombra, che ora finisce sotto l’amministrazione giudiziaria dello Stato.
🟥 DROGA, INTIMIDAZIONI E GUERRE DI CLAN
Un passato segnato dal narcotraffico e da lotte per il controllo dello spaccio
I due imprenditori destinatari del provvedimento erano già noti alle forze dell’ordine: condannati per reati in materia di stupefacenti, furono arrestati nell’ottobre 2020 durante un’operazione che fece luce su scontri tra sodalizi criminali rivali attivi tra il Sorano, il Cassinate e l’Avezzanese. Le indagini avevano evidenziato un clima di forte tensione e atti di intimidazione, che all’epoca avevano generato allarme sociale nelle comunità coinvolte.
🟥 LA MACCHINA DELLA GIUSTIZIA IN AZIONE
La DIA ricostruisce il flusso di denaro illecito e lo blocca
Le investigazioni condotte dal Centro Operativo DIA di Roma hanno permesso di ricostruire con precisione le acquisizioni societarie dei due soggetti e dei loro familiari. Gli accertamenti hanno messo in evidenza una notevole sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni posseduti, che si sono accumulati proprio nel periodo in cui gli imprenditori erano coinvolti in gravi attività illecite.
🟥 LEGALITÀ E TUTELA DEL TESSUTO ECONOMICO
Lo Stato protegge l’impresa sana con l’amministrazione giudiziaria
Nonostante la gravità delle accuse, il Tribunale di Roma ha disposto che le società poste sotto sequestro continuino a operare tramite una gestione controllata dallo Stato, salvaguardando i livelli occupazionali e il valore produttivo delle stesse. Un’azione che vuole colpire l’illegalità senza danneggiare i lavoratori e il tessuto sano dell’economia locale.
🟥 UN SEGNALE CHIARO: NESSUNA TOLLERANZA PER LA MAFIA
La DIA continua a colpire i patrimoni illeciti mafiosi in tutta Italia
L’operazione si inserisce nel quadro delle attività istituzionali della Direzione Investigativa Antimafia, da sempre impegnata nella confisca dei beni riconducibili alla criminalità organizzata. Si tratta di una misura provvisoria, in attesa della decisione definitiva, contro la quale i soggetti coinvolti potranno presentare deduzioni e impugnazioni.