🟥 Un luogo sacro si trasforma in fucina creativa
La Madonna del Popolo diventa casa dell’arte e della comunità
Nel cuore di Anagni, la storica Chiesa della Madonna del Popolo si prepara a vivere una seconda vita. A deciderlo è stato il vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino e Anagni-Alatri, Ambrogio Spreafico, che ha annunciato la concessione dell’antica chiesa sconsacrata allo scultore Jacopo ‘Jago’ Cardillo per trasformarla in un laboratorio artistico permanente. L’iniziativa sarà ufficialmente presentata sabato a Fiuggi, nel corso di una conferenza stampa.
🟥 Un ritorno alle origini per Jago
L’artista reinventa la scultura classica nella sua città natale
Jago, classe 1987, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Frosinone, è oggi uno degli scultori italiani più noti a livello internazionale. Originario proprio di Anagni, ha deciso di restituire alla sua terra un segno tangibile della sua arte. Dopo l’esperienza di Napoli, dove ha trasformato una chiesa sconsacrata nel Rione Sanità in uno spazio vivo e partecipato, Jago porta la sua visione in Ciociaria, nel luogo dove tutto è cominciato.
🟥 Dove arte e memoria si incontrano
La Madonna del Popolo tra architettura, storia e spiritualità
La Chiesa della Madonna del Popolo, situata in uno dei quartieri più antichi di Anagni, racchiude in sé una profonda stratificazione storica. Progettata dall’architetto Emanuele Rodriguez Dos Santos, lo stesso della Chiesa della SS. Trinità a Roma, fu affidata per quasi un secolo ai Padri Trinitari, il cui ordine fu approvato dal papa Innocenzo III, anagnino. Al suo interno si conserva una preziosa pala d’altare del pittore locale Magno Tucciarelli, che raffigura la città con una veduta dal bastione di San Francesco.
🟥 Arte come rigenerazione sociale
Spreafico e Jago insieme per ridare vita ai luoghi dimenticati
«L’arte può trasformare i luoghi, restituendo loro valore e umanità» – è questo il principio che ha spinto monsignor Spreafico ad affidare gratuitamente la Chiesa della Madonna del Popolo e i suoi locali annessi alla creatività di Jago. L’obiettivo è duplice: da un lato creare uno spazio espositivo permanente, dall’altro far nascere un vero laboratorio di ricerca e formazione, aperto alla comunità. Un luogo dove arte e cittadinanza si incontrano e si contaminano.
🟥 Una nuova visione per Anagni
Un modello culturale che guarda al futuro con radici nella storia
L’iniziativa, sostenuta dalla Diocesi di Anagni-Alatri, si inserisce in un disegno più ampio di valorizzazione culturale del territorio. Un progetto che non solo tutela la memoria architettonica e spirituale della città, ma rilancia la funzione sociale dell’arte, soprattutto nei luoghi periferici. Anagni si candida così a diventare punto di riferimento per la creazione artistica contemporanea, in dialogo con il proprio passato millenario.