🟥 Allarme sanità nel Lazio
Bloccato lo screening del tumore al colon nelle farmacie: mancano le provette
In Lazio si ferma uno dei servizi fondamentali di prevenzione oncologica: lo screening del tumore al colon-retto, effettuato nelle farmacie tramite la ricerca del sangue occulto nelle feci, è stato sospeso per l’assenza delle provette necessarie. La notizia, resa nota dal consigliere regionale Alessio D’Amato, ha generato preoccupazione tra i cittadini e nel mondo politico e sanitario. Secondo D’Amato, si tratta di un segnale allarmante: «Uno stop che mette a rischio la salute di circa 180mila persone».
🟥 L’interrogazione urgente di Alessio D’Amato
Il consigliere regionale chiede spiegazioni al presidente Rocca
È lo stesso Alessio D’Amato, ex assessore alla Sanità del Lazio e oggi responsabile nazionale Welfare di Azione, a denunciare pubblicamente quanto sta accadendo. «Ho presentato un’interrogazione urgente al presidente Francesco Rocca – ha dichiarato – per sapere perché le farmacie stanno ricevendo l’ordine di interrompere lo screening del colon a causa del mancato approvvigionamento delle provette». Un’interruzione che, secondo D’Amato, è “incomprensibile”, visto che si tratta di un servizio avviato dalla precedente giunta regionale proprio per garantire diagnosi precoci e salvare vite.
🟥 La prevenzione che si ferma
Gravi rischi per la diagnosi precoce dei tumori
Il tumore al colon-retto è tra i più diffusi in Italia e la diagnosi precoce è l’unica arma efficace per aumentare le possibilità di cura. Il blocco dello screening nelle farmacie potrebbe causare ritardi diagnostici, con conseguenze pesanti: «Se il servizio non verrà ripristinato rapidamente – avverte D’Amato – i danni potrebbero essere gravi e irreparabili». Mentre in tutta Italia si discute di potenziare la prevenzione, nel Lazio si assiste a un arretramento che lascia sgomenti.
🟥 Un nodo politico e organizzativo
Una questione di approvvigionamento o di programmazione?
A colpire è anche la mancanza di pianificazione, evidenziata dalle parole di D’Amato: «Non si comprende come non si sia provveduto per tempo all’acquisto delle provette». Una mancanza di programmazione che solleva interrogativi sull’attuale gestione della sanità regionale. L’interrogazione rivolta al presidente Rocca intende fare luce su responsabilità e tempi di ripristino del servizio.
🟥 Farmacie e cittadini in attesa
Una sanità territoriale da rafforzare, non da indebolire
Il coinvolgimento delle farmacie nello screening gratuito rappresentava un esempio virtuoso di sanità di prossimità, accessibile e capillare. La sua sospensione rischia di vanificare anni di lavoro e fiducia da parte dei cittadini, che ora si trovano privati di un servizio semplice ma essenziale. La richiesta di chiarezza e intervento immediato diventa urgente e trasversale: è in gioco il diritto alla salute di migliaia di persone.