L’appello ufficiale del Sindaco Matteo Campoli
Con una nota formale inviata in data odierna, il Sindaco di Fumone, Matteo Campoli, ha chiesto la convocazione urgente di un tavolo tecnico con ACEA ATO 5, la Segreteria Tecnico Operativa dell’ATO5, la Provincia di Frosinone e tutti i sindaci del territorio. L’obiettivo è affrontare con tempestività e decisione le gravi criticità legate alla gestione delle risorse idriche, che negli ultimi mesi stanno mettendo a dura prova la cittadinanza.
Case senz’acqua e cittadini esasperati
“La situazione – ha dichiarato Matteo Campoli – è diventata insostenibile. Le segnalazioni da parte dei cittadini si sono moltiplicate: guasti, perdite e disservizi si verificano con una frequenza allarmante. Ci sono abitazioni completamente a secco, ed è inaccettabile nel 2025”.
Le cause principali, secondo il primo cittadino, sono da ricercare nello stato obsoleto delle condutture, ormai inadatte a garantire una distribuzione efficiente e regolare dell’acqua. Da qui la richiesta di interventi immediati di manutenzione e sostituzione dell’infrastruttura idrica.
Una risposta coordinata e urgente
Nel suo appello, il Sindaco di Fumone ha evidenziato la necessità di una risposta strutturata e condivisa tra tutti gli enti coinvolti, capace di pianificare interventi mirati in vista dell’arrivo dell’estate, quando la domanda d’acqua è destinata ad aumentare ulteriormente.
“Garantire la continuità del servizio idrico nei mesi estivi è una priorità assoluta – prosegue Campoli –. Serve una pianificazione seria, capace di prevedere anche eventuali situazioni di emergenza. Mi aspetto che il tavolo tecnico venga convocato entro dieci giorni, come richiesto”.
Una situazione che coinvolge tutto il territorio
Il messaggio del sindaco non è solo un grido d’allarme locale, ma si rivolge a tutte le amministrazioni e ai rappresentanti istituzionali della zona: l’intera rete idrica provinciale sta mostrando segni di cedimento, e il rischio è che l’attuale crisi si trasformi in un disastro estivo senza precedenti se non si interviene in fretta.