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    Home » SIN Valle del Sacco: a Frosinone il punto sul futuro dell’area contaminata
    Politica

    SIN Valle del Sacco: a Frosinone il punto sul futuro dell’area contaminata

    l’On. Aldo Mattia, insieme agli On. Ruspandini e Pulciani, incontra sindaci e associazioni per discutere la possibile riperimetrazione del SIN
    23 Giugno 20254 Mins Read
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    Un incontro per discutere del SIN

    Sabato 21 giugno, alle ore 10.30, si è svolto a Frosinone, presso l’Hotel Residence Memmina, un incontro pubblico voluto dall’Onorevole Aldo Mattia, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, dedicato al delicato tema del Sito di Interesse Nazionale (SIN) della Valle del Sacco.

    Al fianco di Mattia, anche gli Onorevoli Massimo Ruspandini e Paolo Pulciani, entrambi esponenti di spicco di Fratelli d’Italia sul territorio, che hanno partecipato attivamente al confronto con i primi cittadini, le associazioni e i rappresentanti istituzionali locali.


    La risposta del Governo

    Fulcro dell’incontro è stata l’illustrazione della risposta ufficiale del Vice Ministro con delega ai SIN, Tania Gava, all’interrogazione parlamentare presentata dallo stesso Mattia. Il quesito, al centro del dibattito politico e amministrativo, riguarda la possibilità di una riperimetrazione riduttiva del perimetro attualmente riconosciuto come SIN, che si estende su 7.200 ettari coinvolgendo 19 Comuni delle province di Frosinone e Roma.

    L’obiettivo sarebbe quello di ridurre l’area classificata come contaminata, riconoscendo le trasformazioni urbanistiche, ambientali e produttive avvenute negli ultimi anni, ed evitando di penalizzare indistintamente territori che, oggi, potrebbero non presentare più le stesse criticità ambientali.


    Una questione strategica per il territorio

    La questione della Valle del Sacco resta una delle più complesse e urgenti a livello ambientale per il Lazio. Dopo anni di denunce, studi e progetti di bonifica ambientale, il nodo resta quello della gestione amministrativa e del futuro dei territori coinvolti.

    Durante l’incontro, è emersa con forza la necessità di coinvolgere attivamente le amministrazioni locali, affinché ogni scelta in merito alla riperimetrazione sia condivisa e rispondente alle reali esigenze del territorio, senza trascurare le priorità legate alla salute pubblica e alla valorizzazione economica delle aree coinvolte.


    L’impegno dei parlamentari del territorio

    I tre parlamentari di Fratelli d’Italia, nel confermare il proprio impegno istituzionale e politico su una questione così sentita, hanno sottolineato l’importanza di mantenere alta l’attenzione pubblica su un tema che tocca ambiente, sviluppo e benessere delle comunità locali.

    Aldo Mattia, in particolare, ha ribadito che la sua iniziativa nasce dall’ascolto diretto dei sindaci e cittadini della zona, spesso penalizzati da una classificazione che rischia di bloccare o rallentare interventi infrastrutturali e opportunità di rilancio economico.


    Un passaggio decisivo per il futuro

    L’incontro si è chiuso con l’impegno a proseguire il confronto tra istituzioni, esperti e comunità locali. La possibile riperimetrazione del SIN della Valle del Sacco rappresenta infatti un nodo cruciale per il futuro ambientale e produttivo dell’intera area.

    Nel frattempo, l’attenzione resta alta e la discussione aperta: tra preoccupazioni e speranze, il territorio guarda con attenzione alle prossime mosse del Governo.

    “Siamo più vicini a raggiungere questo importante obiettivo – ha spiegato l’Onorevole Aldo Mattia – e su questo tema ribadisco che non mollerò fino a quando, nel rispetto delle esigenze di tutela ambientale, non si porrà la parola fine alle tematiche tecnico/politiche che limitano la vita di famiglie e imprese lungo il territorio dei paesi vincolati nell’area SIN. Dopo il convegno che ho organizzato lo scorso novembre al Teatro delle Vittorie a Frosinone alla presenza dei vertici di Regione e Arpa Lazio, la mia interpellanza parlamentare e, soprattutto, la mia interrogazione al Ministro dell’Ambiente, la risposta del Governo ci autorizza ad essere ottimisti. Il Vice Ministro, infatti, ha scritto, nero su bianco che “gli studi e le indagini sulle aree agricole ripariali (ad oggi in uno stato di avanzamento ad oltre la metà rispetto al totale del progetto) sembrano condurre a un miglioramento dello stato di qualità delle matrici ambientali”. Ed ha annunciato che “previa un’attenta valutazione degli esiti degli studi in corso e non appena ne sussisteranno i presupposti di legge, provvederà alla riperimetrazione riduttiva del Sin Valle del Sacco, in applicazione dell’art. 17 bis del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152”. Considerando – conclude Mattia –
    che i risultati della fase zero sul monitoraggio delle acque di falda, pubblicati da Arpa Lazio, non avevano evidenziato rischi di inquinamento diffuso e quanto riferito e annunciato dal Vice Ministro Tania Gava, possiamo dire che sussistono le basi per ottenere la riperimetrazione riduttiva richiesta. Continuerò il mio impegno per far sì che ciò avvenga in tempi ragionevoli a beneficio del territorio della Ciociaria e di quello dei paesi in provincia di Roma cercando anche di stimolare un rapido completamento degli studi e delle indagini in corso”.

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