Un nuovo diritto per la salute mentale
Martedì 1° luglio 2025, alle ore 18:30, presso il Giardino Verano di Roma, si darà ufficialmente il via alla campagna di raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare che punta all’istituzione di un Servizio di Assistenza Psicologica Primaria, pubblico, gratuito e garantito su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è chiaro: rendere la salute mentale un diritto realmente accessibile e tutelato per ogni cittadino, abbattendo barriere economiche e burocratiche.
La proposta di legge e i suoi promotori
La proposta porta la firma della Consigliera regionale del Partito Democratico Sara Battisti, prima firmataria del testo, e vanta l’adesione congiunta di tutte le forze di opposizione della Regione Lazio, nonché il sostegno di deputati e senatori. A sostegno dell’iniziativa sarà presente anche il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che interverrà durante l’evento per testimoniare il proprio impegno su un tema tanto urgente quanto trascurato.
Un presidio psicologico pubblico e universale
«Un diritto negato a un numero sempre crescente di persone, oggi più che mai urgente: la salute mentale è la priorità – ha dichiarato Sara Battisti (Pd) – e come tale va tutelata in modo sistemico». La proposta mira a creare un presidio psicologico di base, inserito nella rete dei servizi sanitari pubblici, accessibile a tutti sin dai primi segnali di disagio psicologico, senza costi né ostacoli burocratici.
L’incontro pubblico di lancio
L’iniziativa sarà presentata nel corso di un incontro pubblico aperto alla cittadinanza, che prevede interventi informativi e momenti di confronto. A moderare l’appuntamento sarà la giornalista Eva Giovannini, volto di punta di Rai News 24, che guiderà il dibattito tra promotori e partecipanti. L’inizio è previsto per le ore 18:30 e si prevede una nutrita partecipazione da parte di cittadini, professionisti e rappresentanti delle istituzioni.
Una battaglia sociale e culturale condivisa
Il progetto nasce dal lavoro di rete tra numerose realtà sociali e professionali, tra cui l’Ordine degli Psicologi del Lazio, e da anni di mobilitazione di cittadini e cittadine che chiedono con forza una riforma strutturale della gestione della salute mentale. Un’iniziativa che non vuole fermarsi solo alla denuncia, ma che punta a cambiare concretamente il sistema, partendo dalla base.