🟥 Un viaggio teatrale nella fede
Tra le atmosfere notturne di San Pancrazio, rivive la storia del patriarca Giobbe
Torna l’incanto del teatro itinerante con “Jobelando”, l’attesissimo evento ideato dal Comitato del Presepe Vivente di San Pancrazio. L’opera, scritta da Claudio Salepicchi, andrà in scena il 4, 5 e 6 luglio 2025, trasformando i suggestivi vicoli del borgo in un palcoscenico a cielo aperto. Tra le luci calde delle torce e il fascino delle pietre antiche, si snoderà un percorso emozionante che accompagna lo spettatore in uno dei quartieri più antichi della città.
🟥 Quando la spiritualità diventa spettacolo
“Jobelando” coniuga teatro, tradizione e partecipazione popolare
L’iniziativa nasce sotto l’egida del Comitato del Presepe Vivente di San Pancrazio, già noto per la capacità di valorizzare il territorio attraverso rappresentazioni dense di significato. La regia è affidata a Patrizia Carinci, con l’aiuto regia di Diego Gidora, garanzia di qualità e cura nei dettagli. Il pubblico verrà guidato lungo un itinerario fisico e interiore, tra scene recitate e momenti di profonda riflessione. Un’esperienza unica nel suo genere, che abbraccia ogni età e sensibilità.
🟥 Un evento da vivere dal vivo
Prenotazione obbligatoria per partecipare all’esperienza
Per assistere a “Jobelando” è necessaria la prenotazione, considerata la natura itinerante e la logistica dell’evento. Chi desidera partecipare può contattare il numero 348-1609221: un piccolo gesto per garantirsi un posto in un viaggio teatrale tra le pieghe dell’anima e della storia. L’invito è rivolto non solo agli abitanti della zona, ma anche ai tanti visitatori che ogni anno scelgono San Pancrazio per la sua autenticità e il suo patrimonio culturale.
🟥 Il valore della memoria e della condivisione
Un progetto che unisce la comunità e lascia un segno
“Jobelando” non è solo uno spettacolo, ma un’occasione per rinsaldare legami, recuperare simboli e offrire uno spazio di confronto tra il sacro e il quotidiano. Il coinvolgimento di decine di volontari, attori e tecnici dimostra quanto la cultura possa ancora essere motore di coesione e rinascita. Ancora una volta, San Pancrazio si conferma luogo di identità viva, in cui il passato illumina il presente e lo proietta con forza nel futuro.