La conferenza stampa nella sede di LiberAnagni
Nel pomeriggio di ieri, nella sede di LiberAnagni, sul Corso Vittorio Emanuele ad Anagni, si è svolta una partecipata conferenza stampa per presentare alla cittadinanza e alla stampa il nuovo passo concreto dell’associazione verso la proposta di realizzazione di un ospedale nell’area nord della provincia di Frosinone. Un’idea ambiziosa, sostenuta con determinazione e lungimiranza, che guarda alla salute come diritto fondamentale e alla riqualificazione dell’ex Polveriera militare come opportunità strategica per il territorio.
La proposta ufficiale a Regione Lazio e fondazioni sanitarie
Nei giorni scorsi LiberAnagni ha inviato lettere ufficiali alla Regione Lazio e a diverse fondazioni sanitarie italiane – tra cui il Policlinico Gemelli, il Sant’Andrea, il Policlinico Tor Vergata, il San Camillo Forlanini, l’Umberto I e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – per segnalare la concreta opportunità di realizzare un nuovo presidio ospedaliero ad Anagni. La scelta del sito, individuato nell’area dell’ex Polveriera, si fonda su un’attenta valutazione territoriale e urbanistica ed è coerente con quanto previsto dalla Deliberazione Comunale n. 5/2024.
La delibera comunale e il ruolo di LiberAnagni
La proposta di LiberAnagni affonda le sue radici in una mozione consiliare presentata lo scorso anno e approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Anagni. La delibera impegnava l’Amministrazione a compiere ogni azione necessaria per favorire la realizzazione di un ospedale nell’area nord della provincia, indicando la zona dell’ex Polveriera come sito preferenziale per caratteristiche di accessibilità e potenzialità di sviluppo.
Una proposta concreta e dettagliata
Alla documentazione inviata da LiberAnagni sono stati allegati una serie di materiali tecnici: fotografie dell’area, inquadramento urbanistico, la delibera comunale approvata e alcuni elaborati qualitativi preliminari. Un progetto, dunque, che si presenta non solo come una visione, ma come una proposta concreta, già incardinata nei percorsi amministrativi e urbanistici, pronta a trovare ascolto presso enti, fondazioni e attori sanitari.
Uno sguardo al futuro della sanità ad Anagni
Con questa iniziativa, LiberAnagni riafferma il proprio ruolo propositivo e di stimolo civico sul territorio. La richiesta di un nuovo ospedale non è solo una rivendicazione, ma una prospettiva di sviluppo per l’intera area nord della provincia, da tempo carente di adeguati presidi sanitari. L’associazione auspica ora una risposta positiva da parte della Regione Lazio e degli enti contattati, perché la salute pubblica torni ad essere al centro delle politiche territoriali.
Le parole dell’avv. Luca Santovincenzo, consigliere comunale di LiberAnagni
Nel suo intervento il capogruppo consiliare Luca Santovincenzo ha precisato: “Noi ci siamo mossi sempre in via ufficiale e con atti scritti. In otto anni di amministrazione il sindaco ha ammesso di essersi limitato a semplici interlocuzioni verbali nei convegni e il risultato è stato ottenere solo una proposta di fotovoltaico, la soluzione più banale di tutte, utile per chi ha terreni agricoli inutilizzati in posti sperduti. La polveriera ha ben altro valore: non può essere svenduta”.
Ha poi ribadito come il vero oggetto della delibera comunale non sia un ospedale o un masterplan, ma un interesse pubblico espresso su un progetto privato che porterebbe la concessione di una porzione enorme dell’ex Polveriera ad un prezzo basso, con rischio operazioni speculative. «Sulla salute – ha detto – non si specula». «Questa messa in scena è ben più di propaganda: è una truffa politica. Vogliono farci credere di aver votato servizi pubblici, ma in realtà hanno approvato un’operazione privata, travestita da interesse collettivo. Non è accettabile creare illusioni per coprire favori a interessi privati».
Ha concluso dicendo di confidare sul fatto che l’amministrazione non potrà andare avanti a quelle condizioni sul fotovoltaico, ed ha anche aperto al dialogo con la maggioranza per riprendere un’idea di sviluppo condiviso dell’ex Polveriera anteponendo una destinazione a servizi primari per la salute, lo studio e il lavoro: «dopo anni di silenzi, è tornato centrale il tema dell’ospedale. Ora serve il coraggio di agire – ha concluso – perché un ospedale ad Anagni si può, e si deve fare».
Valerio Ponza: “non un’utopia, ma un investimento sostenibile anche con fondi privati”
A prendere la parola è stato Valerio Ponza, che ha illustrato nel dettaglio il lavoro svolto negli ultimi mesi da LiberAnagni. Un percorso iniziato con la delibera consiliare n. 5 del maggio 2024, approvata all’unanimità, che impegnava la Giunta a promuovere, di concerto con la Regione Lazio, la nascita di un nuovo ospedale a servizio della parte nord della provincia di Frosinone, da realizzarsi – laddove possibile – proprio all’interno dell’ex Polveriera. Un atto politico netto, che però, ha spiegato Ponza, è stato completamente disatteso. Di fronte all’inerzia dell’Amministrazione comunale, LiberAnagni ha deciso di agire autonomamente: ha avviato un’iniziativa strutturata con l’obiettivo di dare seguito a quella delibera. Il 6 giugno 2025 ha infatti inviato lettere a soggetti pubblici e privati – tra cui la Regione Lazio, il Bambino Gesù, l’Humanitas e l’Azienda Ospedaliera San Giovanni – allegando un dossier dettagliato con la proposta elaborata.
Nel documento, l’area della Polveriera viene presentata come sito ideale per realizzare un moderno ecosistema sanitario integrato. La posizione è altamente strategica: immediatamente connessa alla ferrovia (stazione di Anagni-Fiuggi), vicina all’autostrada A1, e compatibile con l’eventuale sviluppo della stazione Alta Velocità a Ferentino. Il bacino d’utenza potenziale si aggira attorno ai 90.000 abitanti, comprendendo non solo Anagni, ma tutto il quadrante nord della provincia, oggi carente di presidi sanitari, con un ospedale a Frosinone cronicamente sovraffollato.
Dalla proposta all’opportunità concreta
Nel dossier, la Coalizione non si è limitata a un’idea astratta. Ha allegato materiale fotografico e ambientale, incluso allegati tecnici necessari a valutare un potenziale investimento, presentato una visione sostenibile che prevede un Policlinico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, dotato di pronto soccorso, reparti di alta specializzazione, spazi per la didattica e la ricerca, campus per studenti e personale, residenze sanitarie per anziani e un vasto parco accessibile al pubblico. Il tutto in continuità con la vocazione verde dell’area.
Ponza ha evidenziato come, a differenza dei progetti di fotovoltaico, la proposta sanitaria punti a integrare servizi reali, occupazione stabile, ricerca e benessere sociale. Ha anche sottolineato che non si tratta di un’utopia, ma di un investimento sostenibile anche con fondi privati, come dimostrano le stesse logiche del project financing oggi applicate ad altri progetti molto più redditizi per i privati e meno vantaggiosi per il Comune.