🟥 UNA VISIONE INNOVATIVA PER LE AREE INTERNE
Nel Castello Caetani di Trevi nel Lazio l’evento di presentazione dell’associazione “Hubitaree”
Nel suggestivo scenario del Castello Caetani di Trevi nel Lazio, cuore pulsante della storia e della cultura del paese, è nata ufficialmente “Hubitaree”, nuova realtà associativa promossa da diversi giovani del paese, con l’obiettivo di ripensare in modo critico e strategico lo sviluppo del territori.
Un pomeriggio denso di contenuti, visioni e confronto, che ha visto la partecipazione attenta di numerosi cittadini e realtà locali, accorsi nonostante il caldo di fine giugno, segno tangibile del desiderio di partecipazione e di rinnovamento che anima molti territori della provincia di Frosinone e oltre.
🟥 L’HUB CHE METTE IN RETE LE ENERGIE LOCALI
L’associazione “Hubitaree” si propone come ponte tra persone, esperienze e territori
Nel suo intervento di apertura, Simone Passeri, presidente dell’associazione, ha illustrato la missione di Hubitaree: agire come un vero e proprio hub di connessione nelle comunità locali, valorizzando le specificità dei territori e promuovendo una forma di abitare attiva e consapevole.
«È tempo – ha affermato Passeri – di uscire dalla logica dell’evento sporadico e costruire una visione condivisa, a lungo termine, su cosa vogliamo che diventino i nostri paesi tra dieci anni. Solo così possiamo davvero generare sviluppo, attrarre energie e costruire una narrativa positiva e autentica».
L’associazione si propone inoltre di rilanciare il protagonismo giovanile, stimolando nuove pratiche di cittadinanza attiva e co-progettazione sui territori.
🟥 CONOSCERE PER TRASFORMARE
Le geografe Francesca Impei e Sara Carallo portano esperienze concrete di rigenerazione locale
Nel corso della tavola rotonda sono intervenute Francesca Impei e Sara Carallo, geografe dell’Università Roma Tre, che hanno offerto uno sguardo ampio e documentato sulle strategie di sviluppo delle aree interne, illustrando opportunità, criticità e buone pratiche già in corso in diverse realtà italiane.
Sara Carallo, in particolare, ha raccontato la genesi e gli impatti del Cammino della Regina Camilla nella valle del Maseno, un esempio virtuoso di turismo lento nato dal basso e capace di coinvolgere l’intera comunità locale.
Francesca Impei, che è anche assessore a Rocca Santo Stefano, ha invece condiviso l’esperienza del progetto Itinerarte, una residenza per artisti pensata per riscoprire i mestieri antichi attraverso l’arte contemporanea: statue disseminate nel borgo raccontano oggi una nuova identità culturale, viva e partecipata.
🟥 POLITICHE E RISORSE PER RIPARTIRE
Il consigliere regionale Marco Colarossi rilancia l’impegno del Lazio per i piccoli paesi
A portare la voce delle istituzioni è stato il consigliere regionale del Lazio Marco Colarossi, promotore di una proposta di legge per le aree interne, pensata per incentivare lo smart working, potenziare infrastrutture locali e sostenere spazi di co-working e co-progettazione.
Colarossi ha illustrato anche le recenti iniziative della Regione Lazio dedicate a questi territori: bandi mirati, incentivi a fondo perduto come “Giovani in Quota” per l’imprenditoria giovanile, misure per il sostegno all’imprenditoria femminile e un impegno concreto per garantire deroghe e agevolazioni alle realtà locali.
Un messaggio forte quello del consigliere: «Oggi non serve necessariamente un giovane appassionato di politica. Serve un giovane appassionato, punto. Qualsiasi sia il suo campo, basta che ci metta cuore ed energia».
🟥 UN NUOVO INIZIO PER IL TERRITORIO
Dialogo, relazioni e visioni condivise: così si costruisce il cambiamento
A chiudere l’evento, un momento conviviale e informale con domande dal pubblico e un piccolo buffet, che ha confermato lo spirito di apertura e condivisione con cui Hubitaree intende operare sul territorio. Il clima è stato propositivo e denso di speranze. Il seme è stato piantato, ora occorre coltivarlo con cura.
Trevi nel Lazio, con la nascita di Hubitaree, si candida a diventare laboratorio di idee e fucina di progetti per un futuro in cui le aree interne non siano più periferie da salvare, ma luoghi centrali del cambiamento.