Un omaggio nella sua terra
Anagni ha reso omaggio, nella mattinata di sabato 28 giugno 2025, a uno dei suoi figli più illustri, il pittore Giovanni Colacicchi, in occasione del 125° anniversario dalla nascita. L’appuntamento si è tenuto nella splendida cornice della Sala della Ragione, dove è stata inaugurata una mostra personale dedicata all’artista, promossa dal Comune di Anagni con il supporto dell’associazione Valore Assoluto, in collaborazione con la Regione Lazio.
La rassegna, dal titolo evocativo “Giovanni Colacicchi nella sua terra”, è solo il primo tassello di un articolato calendario culturale che, nei prossimi giorni, offrirà convegni, concorsi, performance musicali e artistiche, degustazioni e incontri, per ricordare e valorizzare l’eredità di un maestro che ha lasciato un segno profondo nella storia dell’arte italiana del Novecento.
Un evento ricco di voci e testimonianze
A impreziosire l’inaugurazione, la presenza di figure di altissimo rilievo. Ad aprire i lavori, il sindaco di Anagni Daniele Natalia, che ha sottolineato come “la città debba riconoscenza eterna a Giovanni Colacicchi, esempio luminoso di un’arte radicata nella bellezza classica e nella memoria del territorio. Questa mostra è un gesto d’amore e un atto di responsabilità culturale”.
Al tavolo dei relatori anche il prof. Francesco Colacicchi, figlio dell’artista, che con grande emozione ha dichiarato: “è commovente vedere riconosciuta la grandezza di mio padre nella città dove tutto ebbe inizio. Anagni è sempre rimasta per lui un riferimento affettivo e creativo”.
A portare un prezioso contributo critico, anche la prof.ssa Susanna Ragionieri, che ha evidenziato come “Colacicchi fu pittore della luce, dell’armonia, della classicità meditata. Un artista raffinato e colto, che ha dialogato con la storia dell’arte italiana restando sempre fedele a una visione etica della bellezza”.
Il prof. Alberto Vari, allievo e amico dell’artista, ha invece ricordato: “con Colacicchi non si imparava solo a dipingere, ma a pensare. La sua pittura era una filosofia silenziosa e rigorosa”.
A coordinare con professionalità l’incontro, la dott.ssa Anna De Lellis, che ha saputo dare ritmo e profondità al dibattito, valorizzando ogni intervento. A portare un saluto istituzionale, anche il dott. Pierluigi Mollo, che ha sottolineato l’importanza di “una sinergia vera tra istituzioni, associazioni e cittadini per la valorizzazione del patrimonio culturale”.
Una mostra di grande valore artistico
La mostra ospita 25 opere originali di Giovanni Colacicchi, selezionate con cura per rappresentare le fasi più significative della sua produzione. I dipinti esposti, tutti di pregevolissima fattura, testimoniano il suo rapporto profondo con la luce mediterranea, la mitologia classica, i paesaggi italiani e il senso della composizione armonica.
Un’occasione unica per avvicinarsi all’universo poetico di un artista che, pur essendo stato protagonista della vita culturale fiorentina del Novecento, non ha mai reciso il legame con Anagni, città dove nacque nel 1900 e che spesso ricorre nelle sue opere.
Un programma ricco di eventi
Il percorso celebrativo continuerà anche nei prossimi giorni. Il 29 giugno si terrà l’inaugurazione della mostra del concorso G. Colacicchi, presso Palazzo Bacchetti, con la partecipazione delle Accademie di Belle Arti di Firenze, Roma e Frosinone. Seguiranno nel pomeriggio una estemporanea di pittura presso le absidi della Cattedrale, una degustazione di vini curata dall’azienda agricola Coletti Conti, e un recital chitarristico dell’Accademia Jazz Friends.
Il 6 luglio, ancora nella Sala della Ragione, si svolgerà un convegno dedicato a Luigi Colacicchi, con il Coro Polifonico Città di Anagni in concerto. Infine, il 13 luglio, si terrà la cerimonia di premiazione del concorso G. Colacicchi.
Il valore delle persone dietro le quinte
Fondamentale il supporto dell’associazione Valore Assoluto, che ha affiancato il Comune di Anagni nella gestione di un evento articolato e di grande qualità. L’associazione ha messo al centro il “valore assoluto” delle persone, coinvolgendo anche realtà come la cooperativa Stile Libero, che ha curato l’accoglienza con i propri ragazzi, e offrendo a giovani volontari l’opportunità di vivere da protagonisti questa esperienza.
Un lavoro di squadra che ha saputo coniugare professionalità, passione e visione educativa, restituendo alla città un evento di altissimo profilo culturale e umano.