Dal primo agosto viaggiare in autostrada costerà di più. È quanto prevede un emendamento dei relatori al decreto Infrastrutture che introduce un aumento generalizzato dei pedaggi autostradali su tutto il territorio nazionale.
L’incremento, seppur apparentemente contenuto, interesserà tutti gli automobilisti italiani. Si tratta di un aumento di 1 millesimo di euro a chilometro che verrà applicato a tutte le classi di pedaggio senza distinzioni tra tipologie di veicoli.
L’aumento entrerà in vigore dal primo giorno del mese successivo a quello di entrata in vigore della disposizione, ovvero considerato l’iter parlamentare del decreto, proprio dal primo agosto. Questo significa che chi percorrerà mille chilometri in autostrada pagherà un euro in più rispetto alle tariffe attuali.
Tutte le categorie di veicoli saranno coinvolte dal rincaro. Le classi A e B, che comprendono sostanzialmente automobili, SUV, camper e motocicli, subiranno l’incremento di 1 millesimo di euro per chilometro. Stesso aumento anche per le classi 3, 4 e 5 che riguardano i mezzi pesanti, suddivisi in base al numero di assi di camion e rimorchi.
L’incremento dei pedaggi è stato pensato per garantire maggiori risorse ad Anas, l’azienda che gestisce la rete stradale nazionale. Secondo la relazione tecnica all’emendamento, l’aumento consentirà ad Anas di coprire definitivamente il fabbisogno di risorse che negli ultimi anni è strutturalmente aumentato.
Le necessità della società sono quantificate in circa 90 milioni di euro annui, corrispondenti agli introiti aggiuntivi attesi dall’incremento del canone. Questi fondi serviranno a far fronte a diversi fattori che hanno inciso sui costi di gestione della rete stradale.
Tra le cause dell’aumento delle spese di Anas figura la ridefinizione della rete in gestione e l’incremento dei costi per l’illuminazione pubblica delle strade. Questi e altri costi per le attività dell’azienda non risultano coperti dall’attuale Contratto di Programma, rendendo necessario il reperimento di risorse aggiuntive.
L’aumento dei pedaggi rappresenta quindi una misura strutturale per garantire la manutenzione e gestione della rete autostradale italiana, in un momento in cui i costi di gestione delle infrastrutture sono in costante crescita.
Per gli automobilisti che percorrono abitualmente le autostrade, l’impatto sarà proporzionale ai chilometri percorsi. Chi utilizza quotidianamente la rete autostradale per motivi di lavoro o per lunghi viaggi noterà maggiormente l’incremento nella spesa complessiva per i trasporti.