Il Comune di Piglio fa un passo avanti nell’inclusione digitale degli anziani con un’iniziativa che potrebbe diventare un modello per tutto il territorio. Nei giorni scorsi si è tenuto un importante incontro tra le organizzazioni sindacali dei pensionati CGIL, CISL e UIL e l’Amministrazione comunale di Piglio, alla presenza del Sindaco e dell’Assessore competente, per discutere il tema della digitalizzazione dei servizi pubblici e il suo impatto sulla popolazione più fragile.
L’incontro ha messo al centro una questione sempre più urgente: come garantire che la transizione digitale non lasci indietro nessun cittadino, soprattutto gli anziani che spesso si trovano in difficoltà di fronte alle nuove tecnologie. La crescente digitalizzazione dei servizi, pur rappresentando un’opportunità di modernizzazione, rischia infatti di creare nuove forme di esclusione sociale per chi non ha dimestichezza con gli strumenti informatici.
Il Comune di Piglio ha risposto a questa sfida con un’iniziativa concreta e lungimirante: l’attivazione di uno sportello dedicato ai cittadini dove sarà possibile ricevere assistenza qualificata per navigare nel mondo digitale. Il nuovo servizio rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per chi ha bisogno di supporto nell’utilizzo delle tecnologie.
Lo sportello digitale offrirà assistenza per diverse attività fondamentali nella vita quotidiana moderna. I cittadini potranno ricevere supporto per l’attivazione dello SPID, l’identità digitale ormai indispensabile per accedere ai servizi della pubblica amministrazione. Il servizio si occuperà anche della gestione e accredito delle bollette, aiutando i cittadini a orientarsi tra le diverse piattaforme di pagamento online.
Particolare attenzione sarà dedicata alla creazione e utilizzo di email personali, strumento basilare per la comunicazione digitale che molti anziani non hanno mai imparato a utilizzare. Lo sportello fornirà inoltre supporto per altri servizi digitali utili alla quotidianità, adattandosi alle specifiche esigenze di ciascun cittadino.
Le organizzazioni sindacali dei pensionati hanno accolto con favore l’iniziativa, riconoscendo l’importanza strategica di questa misura. “Abbiamo espresso il nostro parere favorevole all’iniziativa”, hanno dichiarato i rappresentanti sindacali, “sottolineando l’importanza di sostenere gli anziani che spesso sono i più penalizzati dalla crescente digitalizzazione”.
I sindacati non si sono limitati a un semplice plauso, ma hanno chiesto un impegno strutturale per garantire la continuità del progetto. È stata avanzata la richiesta di istituire un tavolo di lavoro permanente che possa monitorare l’andamento del servizio e proporre eventuali miglioramenti o ampliamenti dell’offerta.
L’ambizione del progetto va oltre i confini comunali. I rappresentanti sindacali hanno sottolineato come “riteniamo fondamentale continuare a collaborare con le amministrazioni locali, affinché esperienze come quella di Piglio vengano replicate anche negli altri Comuni del territorio“. L’obiettivo è creare una rete di supporto che possa estendersi a tutto il comprensorio, garantendo pari opportunità di accesso ai servizi digitali per tutti i cittadini.
L’iniziativa di Piglio si inserisce in un contesto più ampio di modernizzazione dei servizi pubblici, ma con una sensibilità particolare verso le fasce più vulnerabili della popolazione. Il progetto dimostra come sia possibile coniugare innovazione tecnologica e inclusione sociale, evitando che il progresso digitale diventi un fattore di discriminazione.
Lo sportello digitale rappresenta un esempio virtuoso di come le amministrazioni locali possano rispondere concretamente alle esigenze dei cittadini, trasformando una criticità in un’opportunità di crescita collettiva. L’attenzione verso gli anziani e la volontà di non lasciare indietro nessuno testimoniano una visione moderna della pubblica amministrazione, attenta ai bisogni reali della comunità.
Il successo di questa iniziativa potrebbe davvero aprire la strada a una digitalizzazione inclusiva in tutto il territorio, dimostrando che la tecnologia può essere uno strumento di uguaglianza se accompagnata da adeguate politiche di supporto e formazione.