Il cielo si abbatte sui vigneti del nord frusinate, ma non solo
Una grandine eccezionale, con chicchi grandi come palline da tennis, ha devastato nelle prime ore del 7 luglio diversi Comuni a nord della provincia di Frosinone e nell’area immediatamente a sud della Capitale. Le zone più colpite includono Piglio, Trevi nel Lazio, Torre Cajetani, Trivigliano, Fiuggi, Acuto, Serrone, Guarcino e altri centri, dove il maltempo ha provocato danni a coltivazioni, auto e strutture.
Scene drammatiche quelle che si sono presentate agli agricoltori all’indomani del fenomeno: rami spezzati, tetti danneggiati, piante abbattute e interi filari di vite compromessi. Tra i primi a recarsi sui luoghi colpiti dal terribile evento atmosferico, il sindaco di Piglio avv. Mario Felli, accompagnato dal personale della Polizia Locale, da alcuni dipendenti comunali e dai volontari della Protezione Civile.
Proprio Piglio è stato uno dei Comuni più colpiti dalla grandinata di questa mattina; in piazza Roma, pieno centro storico del paese, l’enorme quantità di ghiaccio riversatosi sulle strade è andato ad intasare le scalette che portano alla Sala Eureka, ove hanno luogo molteplici attività culturali del paese. Chiuso anche l’ascensore, anche questo ostruito dal ghiaccio.
“Danni evidenti, anche se non ovunque”
A fornire un primo quadro della situazione è Maria Ernesta Berucci, presidente della Strada del Vino Cesanese, che parla di un fenomeno “inaudito”, capace di colpire Piglio in modo molto selettivo:
“I danni più evidenti sono stati lungo la via Prenestina – spiega – in particolare nelle vigne immediatamente sottostanti la strada. La parte alta del paese ha visto una grandinata fortissima, mentre nella parte bassa si sono registrati solo forti venti. Serrone, invece, sembra essere stato risparmiato”.
Nel descrivere la scena, Berucci ha raccontato di trovarsi in un proprio vigneto proprio durante la grandinata:
“Le palle di grandine erano come da ping pong. È stato qualcosa di impressionante”.
L’allarme degli agricoltori: “mai visto nulla di simile”
Tra i più colpiti, anche il giovane imprenditore agricolo Emanuel Ambrosetti, che in un video pubblicato sui social ha espresso tutta la propria incredulità:
“In 28 anni di vita non avevo mai visto niente del genere. Danni pesantissimi alle vigne e agli oliveti. È qualcosa di inspiegabile. Mi auguro non si ripeta mai più”.
Non meno preoccupante la situazione descritta da Armando Terenzi, co-titolare delle Cantine Giovanni Terenzi, che conferma danni significativi a due piccoli vigneti colpiti in pieno:
“In questi due vigneti, situati più in alto rispetto agli altri, abbiamo subito un danno del 30-40%. Il fenomeno è stato molto violento. Erano le otto del mattino e le alte temperature notturne, forse, hanno contribuito alla formazione della grandinata”.
Danni anche alle strutture e paura per il bestiame
Dal fronte della ricettività rurale arriva la testimonianza di Paola, titolare dell’Agriturismo L’Arco, che segnala tegole cadute, automobili danneggiate e piante spezzate. Fortunatamente, riferisce, “il bestiame era ancora all’interno delle stalle, quindi è stato risparmiato dalla furia della grandine”.
Si attende ora il riconoscimento dello stato di calamità
Mentre gli agricoltori fanno la conta dei danni, resta da capire chi potrà intervenire concretamente. Maria Ernesta Berucci ha auspicato una rapida attivazione dei Comuni colpiti:
“Generalmente, in questi casi, le amministrazioni emettono un avviso di calamità per poi trasmettere un report alla Regione. È fondamentale non perdere tempo per non lasciare le aziende sole ad affrontare le conseguenze di questo evento”.
Conclusioni
le foto inviate a questa redazione dai nostri lettori; ringraziamo Riccardo, Emiliano, Paola, Giuseppe, Marina, Jenny, Claudia, Alessandra, Vincenzo, Stefano, Luigi e tutti coloro che ci hanno inviato le foto
Quanto accaduto tra le colline della provincia di Frosinone e nella zona a sud di Roma il 7 luglio è un campanello d’allarme non solo per l’agricoltura, ma per l’intera comunità. Di fronte a eventi meteorologici sempre più intensi e improvvisi, la richiesta di strumenti adeguati per la prevenzione e il sostegno diventa sempre più urgente.
Lazio, Sara Battisti (PD): “Subito riconoscimento della calamità naturale per i danni subiti dai Comuni della provincia di Frosinone”
I Comuni maggiormente colpiti, tra cui Fiuggi, Guarcino, Piglio, Torre Cajetani e Vico nel Lazio, stanno già raccogliendo le segnalazioni dei cittadini e delle imprese
“Gli eventi meteorologici estremi che hanno colpito, il 7 luglio, l’area nord della provincia di Frosinone – con grandinate violente e precipitazioni intense – hanno causato ingenti danni alle coltivazioni, agli alberi da frutto e ai mezzi privati. I Comuni maggiormente colpiti, tra cui Fiuggi, Guarcino, Piglio, Torre Cajetani e Vico nel Lazio, stanno già raccogliendo le segnalazioni dei cittadini e delle imprese agricole per richiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Per questo motivo, ho depositato oggi una mozione in Consiglio Regionale affinché il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, si attivi con urgenza per avviare tutte le procedure necessarie al riconoscimento della calamità naturale”.
Così in una nota la consigliera regionale Pd del Lazio, Sara Battisti.
“Parliamo di territori – spiega – dove l’agricoltura non è solo economia, ma anche identità, cultura e turismo. Non possiamo lasciare soli i cittadini e gli agricoltori che hanno visto andare in fumo, in pochi minuti, mesi di lavoro. Di fronte a fenomeni atmosferici sempre più estremi, conseguenza evidente del cambiamento climatico, occorre una risposta rapida e concreta da parte delle istituzioni. È il momento di dimostrare che la Regione Lazio – conclude – è al fianco delle comunità locali colpite, con strumenti immediati di sostegno e ristoro”.