Una visita significativa per il territorio
Questa mattina, martedì 10 luglio, il capitano Alessandro Dell’Otto, comandante della Compagnia Carabinieri di Anagni, ha fatto visita alla sede dell’associazione Caramella Buona ad Acuto, accompagnato dal maresciallo Luca Sarra, comandante della Stazione Carabinieri di Acuto. Ad accoglierli sono stati il presidente Roberto Mirabile e la vicepresidente Anna Maria Pilozzi, che hanno guidato i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri in un momento di incontro e confronto centrato sulla tutela dell’infanzia.
Collaborazione concreta per la tutela dell’infanzia
L’appuntamento ha rappresentato molto più di una semplice visita istituzionale: è stato infatti un’occasione concreta di condivisione di intenti e di rafforzamento della collaborazione tra le forze dell’ordine e il mondo dell’associazionismo impegnato nel contrasto e nella prevenzione degli abusi sui minori. L’impegno della Caramella Buona, da anni in prima linea nel denunciare soprusi e nel sostenere i minori vittime di violenza, si intreccia con il lavoro quotidiano dei Carabinieri sul territorio.
Le parole della vicepresidente Pilozzi
“Siamo onorati di aver ricevuto nella nostra sede di Acuto il capitano Dell’Otto e il maresciallo Sarra – ha dichiarato la vicepresidente Anna Maria Pilozzi al termine dell’incontro – non solo perché quello di oggi si aggiunge ai numerosi momenti di incontro e cooperazione con l’Arma dei Carabinieri, ma anche perché occasioni come questa, oltre ad arricchirci professionalmente e umanamente, sono una conferma della sensibilità degli uomini e delle donne in divisa rispetto alla missione di Caramella Buona”.
Un segnale forte per la comunità
La visita ha rappresentato anche un segnale forte per la comunità locale, un invito a tenere alta l’attenzione sui temi della legalità, della protezione dell’infanzia e della responsabilità condivisa nella lotta contro ogni forma di abuso. Un dialogo aperto e costruttivo tra istituzioni e associazioni, che può generare maggiore consapevolezza e strumenti più efficaci per affrontare le fragilità sociali del nostro tempo. Un incontro, dunque, che non si esaurisce nel suo valore simbolico, ma che promette di tradursi in azioni concrete per il bene dei più piccoli.