🟥 UNA SITUAZIONE FUORI CONTROLLO
In via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa l’acqua scorre senza sosta da oltre un mese
Da oltre trenta giorni, in via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ad Anagni, si assiste a un fenomeno che ha dell’incredibile. Una copiosa perdita d’acqua, originata dalla rottura di una conduttura idrica, ha trasformato la strada in un vero e proprio fiume urbano, con evidenti disagi per i residenti, i lavoratori della zona e gli utenti delle strutture pubbliche.
La zona interessata, densamente popolata e sede di numerosi uffici e presìdi istituzionali, è oggi impraticabile in più punti e sta diventando insalubre, con pozzanghere stagnanti, erba alta e un odore sgradevole che rende difficile anche solo affacciarsi dalle finestre.
🟥 UNA FERITA NEL CUORE DELLA CITTÀ
L’acqua scorre davanti a enti pubblici e forze dell’ordine
Il punto in cui si è verificata la rottura si trova a pochi passi dalla palazzina che ospita la Tenenza della Guardia di Finanza, la Stazione dei Carabinieri Forestali, l’Associazione Nazionale Carabinieri – Nucleo “Salvo D’Acquisto” e il comando della Polizia Locale. Un’area strategica, centrale e altamente frequentata, ora diventata teatro di un paradosso urbano.
La perdita, ironicamente ribattezzata “il fiume di via Dalla Chiesa”, si verifica nello stesso punto in cui già lo scorso anno si era verificato un guasto simile, a dimostrazione di un problema strutturale mai risolto.
🟥 SEGNALAZIONI INASCOLTATE
Acea ancora non interviene, nonostante i solleciti
Nonostante numerose segnalazioni inviate dai residenti a Acea, ente gestore del servizio idrico, e la denuncia pubblica effettuata nei giorni scorsi anche attraverso le pagine di anagnia.com, nessun intervento concreto è stato finora eseguito. Un silenzio che sa di abbandono, e che alimenta il malcontento di chi ogni giorno deve convivere con pozzanghere, spruzzi, allagamenti e marciapiedi resi impraticabili.
La domanda che molti si pongono è: possibile che ogni volta debbano trascorrere settimane – se non mesi – prima di un intervento risolutivo? I cittadini, esasperati, si chiedono quale sia la soglia del sopportabile per vedere tutelato un diritto essenziale come quello alla salubrità e alla sicurezza urbana.
🟥 UN APPELLO ALLA RESPONSABILITÀ
I residenti chiedono risposte e interventi immediati
Nel frattempo, i residenti della zona si sentono abbandonati. «Non sappiamo più a che santo votarci», confessano, sconfortati da una situazione che sembra non trovare soluzione. L’auspicio è che Acea o gli organi preposti intervengano al più presto, ponendo fine a un disagio che, oltre a compromettere la vivibilità del quartiere, mette a rischio la sicurezza di pedoni e automobilisti.
Anagni merita maggiore attenzione e rispetto, soprattutto quando si tratta di servizi essenziali. A nulla valgono i proclami sulla tutela del territorio se, nei fatti, nemmeno una banale perdita d’acqua riesce a trovare soluzione in tempi ragionevoli.