Anagni e Paliano di nuovo nel mirino dei truffatori. Nella giornata di mercoledì 10 luglio, sono stati segnalati diversi tentativi di truffa ai danni di persone anziane, orchestrati da soggetti senza scrupoli che, spacciandosi per appartenenti alle Forze dell’Ordine, hanno contattato telefonicamente le vittime nel tentativo di sottrarre loro denaro e beni preziosi.
Il copione è ormai tristemente noto: con tono allarmato, i malviventi riferiscono di presunti problemi giudiziari a carico di un familiare stretto – spesso un nipote o un figlio – e indicano come unica via d’uscita il versamento immediato di una cauzione, da consegnare a un emissario che si presenterà a domicilio. Monili in oro, contanti, oggetti di valore: tutto può diventare merce di scambio in questa subdola messinscena.
Ma questa volta, grazie alla prontezza delle potenziali vittime e al lavoro di prevenzione condotto nel tempo, i raggiri non sono andati a segno.
A sventare il piano, infatti, è stata la lucidità delle stesse anziane coinvolte, che hanno intuito l’inganno e hanno interrotto le conversazioni, contattando subito il Numero unico di emergenza 112.
Una reazione rapida e consapevole, resa possibile anche dal lungo e capillare lavoro di sensibilizzazione portato avanti dalla Compagnia dei Carabinieri di Anagni, che ha saputo tessere negli anni un dialogo costante con la cittadinanza, e in particolare con la fascia più fragile della popolazione.
Durante numerosi incontri pubblici, i Carabinieri hanno illustrato con chiarezza le strategie usate dai truffatori, fornendo esempi pratici e consigli utili per evitare di cadere vittime di questi meccanismi criminali. L’estate, in particolare, rappresenta un momento critico: con città parzialmente svuotate, gli anziani restano spesso soli nelle proprie abitazioni e diventano prede più facili per chi cerca di approfittarsi della loro buona fede.
I militari hanno posto l’accento sulla frequenza con cui si verificano raggiri come la truffa del finto avvocato o del finto carabiniere, sempre articolati su telefonate improvvise, disturbate, fatte apposta per creare ansia e confusione, in cui si prospetta un intervento “salvifico” solo in cambio di contanti.
Oltre al danno materiale, resta forte l’impatto psicologico che queste esperienze lasciano sulle vittime: senso di colpa, smarrimento, paura e la profonda umiliazione di vedere invaso il proprio spazio domestico.
Per questo è fondamentale ribadire che l’Arma dei Carabinieri è sempre a fianco dei cittadini. I militari rappresentano un presidio costante di legalità e fiducia, un punto di riferimento da contattare ogni qualvolta si abbiano dubbi su situazioni poco chiare. La raccomandazione è sempre la stessa: mai aprire la porta a sconosciuti, mai consegnare denaro o oggetti di valore senza aver verificato direttamente con le forze dell’ordine reali, e soprattutto chiamare subito il 112.
Una lezione di responsabilità e vigilanza civica che questa volta ha evitato il peggio, confermando quanto la prevenzione, l’informazione e il legame diretto con le comunità siano le armi più efficaci contro chi vive di inganni.