Un riconoscimento che arriva dal Sannio
La suggestiva Abbazia di San Salvatore Telesino, nel cuore della provincia di Benevento, ha fatto da cornice a un evento che ha portato alto il nome della Ciociaria e di Anagni in particolare. Sante De Angelis, giornalista e Rettore Presidente dell’Accademia Bonifaciana di Anagni, ha conquistato la Menzione Speciale della III edizione del Premio Letterario Nazionale “Michele Selvaggio”, un riconoscimento che si conferma sempre più prestigioso nel panorama della saggistica storica italiana.
L’opera premiata: quando la storia incontra la spiritualità
Il lavoro che ha catturato l’attenzione della giuria è “La Pace inaspettata di Giovanni XXIII”, un’opera che affronta con rigore scientifico e sensibilità narrativa uno dei momenti più drammatici del XX secolo: la crisi missilistica di Cuba. De Angelis ha saputo intrecciare magistralmente la grande storia con la dimensione umana e spirituale di Papa Giovanni XXIII, dimostrando come le istituzioni religiose possano giocare un ruolo fondamentale nei momenti di crisi globale.
La Dottoressa Tiziana Selvaggio, membro della giuria, ha sottolineato nella motivazione ufficiale come l’autore abbia tracciato “con assoluta competenza e profondo rigore” questa pagina cruciale della storia contemporanea, evidenziando non solo il Papa della pace ma anche il Papa della tutela dei diritti civili.
Un premio che guarda al futuro della ricerca storica
Il Premio Letterario Nazionale “Michele Selvaggio”, istituito dall’Istituto Storico Sannio Telesino e sostenuto da prestigiosi patrocini tra cui la Regione Campania, la Provincia di Benevento e l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, rappresenta un punto di riferimento nazionale per chi si dedica alla ricerca storica. La giuria, presieduta dallo storico Giulio Sodano, direttore del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università Vanvitelli, ha dovuto scegliere tra opere di altissimo livello.
Tra i finalisti dell’edizione 2025, dedicata al tema “Saggistica storica: un’esplorazione aperta tra Divulgazione e Accademia”, figuravano anche “Taormina. Demografia, Economia e Società di una comunità demaniale siciliana tra Seicento e Settecento” di Alessandro Abbate, “Finché durerà la lotta dell’errore colla verità” di Alex Criscuolo e “Cerimonie pontificie alla prova. Tra Ancien Régime e Restaurazione” di Simone Raponi.
Le parole dell’orgoglio ciociaro
La soddisfazione di Sante De Angelis traspare chiaramente dalle sue dichiarazioni: “Sono stato onorato di rappresentare la Ciociaria ed Anagni e di ricevere questo riconoscimento che rappresenta per me un’importante affermazione dei miei sforzi nel campo letterario e dell’editoria”. Il Rettore Presidente dell’Accademia Bonifaciana, che ricopre anche il ruolo di Interlocutore Referente presso la Pontificia Accademia di Teologia, ha evidenziato come questa esperienza gli abbia permesso di confrontarsi con altri studiosi del settore, creando un prezioso network di collaborazioni future.
Un ponte tra passato e presente
Questo riconoscimento rappresenta molto più di un semplice premio letterario: è la conferma che la ricerca storica di qualità, quando sa coniugare rigore scientifico e capacità divulgativa, può ancora catturare l’attenzione del pubblico e degli specialisti. L’opera di De Angelis dimostra come eventi apparentemente lontani nel tempo possano offrire chiavi di lettura preziose per comprendere le dinamiche del presente, soprattutto in un’epoca in cui il tema della pace torna a essere di drammatica attualità.