Ad Anagni, una vicenda di stalking e vessazioni si è conclusa con l’applicazione di una misura cautelare nei confronti di un 43enne già noto alle forze dell’ordine. I Carabinieri della Compagnia di Anagni, coordinati dal Capitano Alessandro Dell’Otto, hanno eseguito nella serata del 19 luglio un’ordinanza di divieto di avvicinamento con dispositivo elettronico di controllo, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone.
Le vittime della persecuzione sono due esercenti commerciali di Anagni: un padre di 61 anni e suo figlio di 25 anni, entrambi attivi nel tessuto economico locale. La loro quotidianità lavorativa era diventata un incubo a causa dei continui comportamenti vessatori subiti dall’uomo, che aveva trasformato la loro attività in un ambiente di costante tensione e paura.
L’indagine dei Militari dell’Arma ha preso il via dopo la denuncia presentata dalle due vittime presso la Stazione dei Carabinieri. Gli investigatori hanno condotto un’attenta ricostruzione dei fatti, documentando con precisione chirurgica ogni episodio denunciato. Il lavoro certosino dei Carabinieri ha permesso di verificare che non si trattava di un caso isolato, ma di un contesto di reiterate minacce, percosse, lesioni personali e comportamenti vessatori protratti nel tempo.
Il solido quadro probatorio raccolto dai Carabinieri di Anagni ha convinto l’Autorità Giudiziaria della necessità di intervenire con fermezza. Il G.I.P. del Tribunale di Frosinone ha così disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento, accompagnata dall’applicazione del braccialetto elettronico, strumento che garantirà un controllo costante sui movimenti del 43enne e la sicurezza delle vittime.