La perdita d’acqua in via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa continua a rappresentare un problema irrisolto che sta esasperando i residenti della zona, costretti a convivere quotidianamente con i disagi di un disservizio che sembra non interessare minimamente ACEA. Nonostante le numerose segnalazioni e i precedenti articoli di denuncia pubblicati dal nostro giornale (qui e qui), la situazione non è cambiata di una virgola.
Il guasto alla rete idrica persiste da settimane, causando un spreco continuo del prezioso liquido che si disperde inutilmente mentre i cittadini pagano tariffe sempre più salate per un servizio che dovrebbe garantire efficienza e prontezza negli interventi. La mancanza di risposta da parte del gestore suscita legittime domande sulla qualità del servizio offerto e sull’attenzione verso le esigenze degli utenti.
I disagi per i residenti vanno ben oltre il semplice fastidio visivo di vedere l’acqua scorrere inutilmente sull’asfalto. La perdita continua ha infatti creato delle vere e proprie pozze d’acqua stagnante che, con l’arrivo del caldo estivo, si trasformano in focolai di zanzare e generano aria insalubre nell’intera area circostante.
Gli abitanti della zona si trovano così costretti a tenere chiuse le finestre durante le ore serali, rinunciando al naturale ricambio d’aria delle proprie abitazioni per evitare l’invasione degli insetti. I bambini non possono più giocare serenamente negli spazi esterni, mentre gli anziani lamentano difficoltà respiratorie legate ai miasmi che si sprigionano dalle acque ristagnanti.
La situazione diventa ancora più paradossale se si considera che i residenti continuano a ricevere bollette dell’acqua sempre più care, pagando per un servizio che dovrebbe includere anche la manutenzione tempestiva della rete. Il rapporto qualità-prezzo appare sempre più sbilanciato a sfavore degli utenti, costretti a subire disservizi pur versando puntualmente i canoni richiesti.
Le segnalazioni inviate dai cittadini ad ACEA sono state multiple e circostanziate, corredate anche di fotografie che documentano chiaramente l’entità del problema. Eppure, ogni tentativo di ottenere un intervento risolutivo si è scontrato con quello che appare come un muro di gomma, fatto di risposte evasive e rinvii che si susseguono senza soluzione di continuità.
Il nostro giornale aveva già dedicato due articoli alla questione, sperando che la pubblicità del caso potesse spingere il gestore a intervenire con maggiore sollecitudine. La mancanza di reazione da parte di ACEA dimostra invece una preoccupante sottovalutazione del problema e una scarsa sensibilità verso i diritti degli utenti.
Non si tratta solo di una questione di efficienza del servizio, ma anche di responsabilità ambientale. Lo spreco d’acqua in un’epoca di crescente attenzione ai consumi sostenibili rappresenta un controsenso che stride con le politiche di sensibilizzazione promosse dalle stesse istituzioni. Ogni litro disperso inutilmente è una risorsa sottratta alla collettività.
I residenti di via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa si chiedono legittimamente quanto tempo dovranno ancora attendere prima che il guasto venga finalmente riparato. La domanda che serpeggia tra i cittadini è provocatoria ma non priva di fondamento: ACEA a luglio è in vacanza? L’estate non può rappresentare una scusa per trascurare i doveri verso gli utenti che garantiscono i ricavi dell’azienda.
La perdita d’acqua continua a scorrere, i disagi si moltiplicano, e la credibilità del gestore idrico si deteriora giorno dopo giorno. È tempo che ACEA dimostri di meritare la fiducia e i soldi dei cittadini, intervenendo finalmente per risolvere una situazione diventata ormai insostenibile.