Dopo nove lunghi mesi di stop forzato, Mecaplast S.r.l. torna finalmente a vivere. L’azienda storica del comprensorio industriale di Anagni, associata CONFAPI, ha ricevuto la revoca del sequestro e può finalmente riaccendere i propri macchinari, segnando una vittoria della resilienza industriale sul territorio della provincia di Frosinone.
La notizia arriva come un segnale di speranza per l’intero distretto produttivo locale. Il provvedimento di revoca del sequestro, accompagnato dalla positiva conclusione della Conferenza dei Servizi per l’Autorizzazione Unica Ambientale, rappresenta il coronamento di un percorso complesso ma determinato, che ha visto l’azienda trasformare una crisi in opportunità di crescita.
Durante i mesi di fermo cautelare, Mecaplast ha compiuto una scelta coraggiosa e non scontata: mantenere tutti i lavoratori a tempo indeterminato, impiegandoli nelle attività di adeguamento degli impianti. Una decisione che testimonia il forte senso di responsabilità sociale dell’impresa verso la propria comunità lavorativa e il territorio che la ospita.
Ma la vera sorpresa è arrivata dagli investimenti realizzati durante questo periodo difficile. L’azienda ha infatti utilizzato ogni risorsa disponibile per un profondo processo di rinnovamento tecnologico e ambientale. Sono stati installati moderni sistemi di filtrazione per l’abbattimento delle emissioni, ammodernati numerosi impianti produttivi, rafforzata la segnaletica interna, e avviato l’iter per l’ottenimento di certificazioni volontarie sulla sostenibilità ambientale.
“Abbiamo scelto di non fermarci e di usare questo tempo per migliorarci”, dichiara con orgoglio Giuseppe Capponi, amministratore unico di Mecaplast e rappresentante della seconda generazione della famiglia Capponi, attiva da decenni nel settore dello stampaggio di materie plastiche. “Lo abbiamo fatto per i nostri lavoratori, per i clienti storici e soprattutto per il territorio che ci ospita e che vogliamo continuare a valorizzare e far crescere.”
Il percorso non è stato privo di sacrifici. L’impossibilità di produrre ha comportato la cessazione dei rapporti con 40 lavoratori, ma la direzione aziendale ha già preso un impegno formale al reintegro, non appena le condizioni produttive lo permetteranno. Una promessa che conferma la vocazione sociale dell’impresa e la sua volontà di rimanere un punto di riferimento per l’occupazione locale.
Determinante per il successo di questo complesso percorso di rilancio è stato il lavoro di squadra di un team di professionisti di alto livello: l’avv. Angelo Testa, penalista, il dott. Stefano Donati, esperto in gestione di crisi aziendali che ha coordinato l’intero piano straordinario di rilancio, il dott. Roberto Mastracci per l’AUA e la dott.ssa Roberta Orlandi, RSPP aziendale.
CONFAPI esprime soddisfazione e orgoglio per il risultato raggiunto da una propria azienda associata che, in un contesto economico complesso, ha saputo resistere, investire e innovare. “È la dimostrazione concreta che anche nei momenti più difficili è possibile coniugare legalità, sviluppo e centralità del lavoro“, sottolineano dall’associazione.
Oggi Mecaplast rappresenta un simbolo concreto di resilienza industriale e radicamento nel territorio, valori che CONFAPI promuove quotidianamente attraverso il sostegno alle piccole e medie imprese italiane. La riapertura dell’azienda segna non solo il ritorno alla normalità produttiva, ma anche l’inizio di una nuova fase caratterizzata da maggiore sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica.