Una mattinata di apprensione quella di oggi – 22 luglio 2025 – nella provincia di Frosinone, dove un presunto truffatore ha tentato per ben tre volte di raggirare altrettanti anziani con la ben nota truffa del finto tecnico dell’acquedotto. Fortunatamente, la prontezza e l’intuito delle vittime hanno sventato tutti i tentativi di raggiro, evitando danni economici e dimostrando come l’informazione e la consapevolezza possano essere le migliori armi di difesa.
Il modus operandi del malvivente è risultato sempre identico: presentandosi come un impiegato dell’acquedotto di Frosinone, l’uomo riusciva a farsi aprire la porta con la scusa di dover eseguire delle verifiche sulla qualità dell’acqua. Una volta all’interno delle abitazioni, il finto tecnico faceva annusare alle vittime del liquido contenuto in un bicchiere, probabilmente per distrarle mentre tentava di individuare denaro e monili in oro da sottrarre.
Il primo episodio si è verificato intorno alle ore 9:00 a Patrica, dove un anziano di 89 anni si è insospettito del comportamento del visitatore. L’uomo, descritto come un giovane sui 35 anni di bassa statura, è stato prontamente cacciato di casa dal pensionato, che ha immediatamente allertato i Carabinieri. Le forze dell’ordine hanno subito diramato le ricerche sul territorio.
Appena mezz’ora dopo, alle 9:30, in via Landolfi a Frosinone, una donna di 84 anni ha vissuto un’esperienza simile. Dopo aver fatto entrare il presunto tecnico, la signora ha intuito che qualcosa non quadrava. Il malvivente, vistosi scoperto, si è allontanato velocemente senza riuscire nel suo intento criminoso.
L’ultimo tentativo è avvenuto alle 9:40 in via delle Noci, sempre nel capoluogo ciociaro. Anche in questo caso, un’anziana donna ha mantenuto la lucidità necessaria per smascherare l’inganno. Quando ha riferito al finto impiegato che stava per chiamare i Carabinieri, l’uomo si è immediatamente allontanato a piedi.
I connotati del sospetto forniti dalle vittime coincidono perfettamente: uomo di 35-40 anni, statura bassa o media, capelli scuri. Questo elemento conferma che si è trattato della stessa persona in tutti e tre i casi.
L’episodio mette in evidenza l’importanza della prevenzione e dell’educazione alla sicurezza rivolta agli anziani. Le tre potenziali vittime hanno dimostrato una straordinaria capacità di reazione, riuscendo a riconoscere i segnali di pericolo e ad agire di conseguenza.
Le forze dell’ordine raccomandano di non far entrare sconosciuti in casa e di verificare sempre l’identità di chi si presenta come tecnico o impiegato di servizi pubblici. In caso di dubbi, è fondamentale contattare immediatamente i Carabinieri della zona o chiamare il numero unico di emergenza 112.
Questo tipo di truffe agli anziani purtroppo non rappresenta un fenomeno isolato, ma la reazione determinata delle vittime di oggi dimostra come la consapevolezza possa essere l’arma più efficace contro questi raggiri. L’allerta lanciata dai Carabinieri e la rapida diffusione della notizia contribuiscono a mantenere alta la guardia nella comunità locale.