Una donna di Ferentino, truffata e derubata nella propria abitazione da un uomo che si è finto tecnico dell’Acea Ato 5. L’episodio si è verificato attorno alle 13.30 di martedì 22 luglio 2025, quando il malvivente ha messo in atto un raggiro tanto classico quanto efficace.
Il truffatore, con modi affabili e abiti da presunto operaio, ha bussato alla porta della donna, una settantenne residente nel centro cittadino, dichiarando di dover effettuare un controllo urgente sulla purezza dell’acqua. L’anziana, colta alla sprovvista e fidatasi delle apparenze, gli ha aperto la porta di casa.
Una volta all’interno dell’appartamento, l’uomo ha dato inizio al suo copione criminale: ha chiesto alla padrona di casa di scollegare tutti gli elettrodomestici dalle prese, sostenendo l’esistenza di un imminente pericolo di esplosione dovuto a una presunta contaminazione. In preda alla paura e alla confusione, la donna ha seguito le istruzioni del truffatore, che è riuscito così a guadagnarsi la sua completa fiducia.
Con una scusa ben studiata, l’ha poi convinta a uscire di casa. Rimasto solo tra le mura domestiche, il malvivente ha rovistato nelle stanze fino a impossessarsi di una somma in contanti e di alcuni gioielli in oro, prima di dileguarsi a piedi nelle vie limitrofe, facendo perdere le proprie tracce.
La vittima, accortasi solo in un secondo momento di quanto accaduto, ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Ferentino e quelli della Compagnia di Anagni, che hanno avviato le indagini per risalire all’identità dell’autore della truffa.
Le ricerche, al momento, si concentrano anche sull’acquisizione delle immagini di eventuali sistemi di videosorveglianza presenti in zona e sulla raccolta di testimonianze. Il caso ha suscitato allarme in città, soprattutto tra le persone più anziane, che rappresentano purtroppo un bersaglio privilegiato per chi pratica questo tipo di raggiri.
Intanto, le forze dell’ordine ribadiscono l’importanza di non aprire la porta a sconosciuti, soprattutto in assenza di una prenotazione ufficiale o di un contatto preventivo da parte di enti come Acea. In caso di dubbi, il consiglio è sempre quello di chiamare direttamente il numero verde del fornitore o le forze dell’ordine.