Un’estate di passione per i pendolari della linea ferroviaria Roma-Napoli via Cassino. Dal 5 agosto al 12 settembre 2025, la tratta Ciampino-Colleferro rimarrà completamente chiusa al traffico ferroviario per permettere l’esecuzione di lavori infrastrutturali senza precedenti, nell’ambito del progetto PC80.
L’intervento, che rappresenta un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro, segna una svolta epocale per il trasporto ferroviario italiano. Il cuore dell’operazione è il progetto PC80, finanziato con 21 milioni di euro, che mira ad adeguare la linea per consentire il passaggio di treni merci con sagoma P/C80 lungo il prestigioso Corridoio Scandinavo-Mediterraneo.
Trentotto giorni di stop che trasformeranno radicalmente l’infrastruttura ferroviaria. I lavori prevedono interventi complessi e articolati: ampliamento delle gallerie, abbassamento del piano del ferro, adeguamento della linea di alimentazione elettrica e ristrutturazione dei marciapiedi. Un cantiere a cielo aperto che cambierà il volto della storica linea ferroviaria.
L’obiettivo è ambizioso: ottimizzare il trasporto intermodale di semirimorchi e container High Cube, garantendo la conformità della linea ai requisiti europei di altezza e larghezza. Una modernizzazione che promette di rivoluzionare il collegamento tra i porti italiani e il centro-nord Europa, favorendo un deciso spostamento del traffico merci dalla gomma al ferro.
Ma i lavori non si limiteranno al solo progetto PC80. Parallelamente verranno realizzati interventi di ammodernamento lungo la FL6 Roma-Cassino, con particolare attenzione alle stazioni di Zagarolo e Valmontone. Qui, un investimento di 10 milioni di euro garantirà il miglioramento dell’accessibilità, con lavori che proseguiranno anche oltre il periodo di interruzione.
Le fermate di Labico e Tor Vergata non saranno dimenticate: 900mila euro serviranno per la manutenzione straordinaria dei sovrappassi, nell’ottica di un costante miglioramento dei servizi ai passeggeri. Anche la natura farà la sua parte: 9 milioni di euro sono stati stanziati per attività di risoluzione del dissesto idrogeologico, garantendo maggiore sicurezza all’intera infrastruttura.
Frosinone rappresenta un caso particolare nel panorama dei lavori. Nell’ambito del più ampio progetto di rinnovamento della stazione, verranno svolti interventi specifici per il miglioramento dell’accessibilità del marciapiede 3 lato binario 3, completando un quadro di modernizzazione a tutto tondo.
L’interruzione del servizio si articolerà in tre fasi strategiche: una preparatoria con lavorazioni notturne lungo la linea e nella stazione di Frosinone, una di chiusura totale dal 5 agosto al 12 settembre per l’esecuzione delle opere principali, e una fase di completamento con attività notturne senza impatti sulla circolazione.
I benefici a lungo termine giustificano i sacrifici temporanei. Il potenziamento consentirà una maggiore capacità di carico, l’allineamento agli standard europei TEN-T, una significativa riduzione del traffico su strada e delle emissioni di CO₂. Una modernizzazione infrastrutturale che aumenterà l’efficienza dell’intera rete ferroviaria nazionale.
L’intervento rappresenta inoltre un pilastro fondamentale per sostenere la competitività logistica nazionale, favorendo lo sviluppo economico e ottimizzando il funzionamento dei principali porti italiani in chiave europea e internazionale.