La Regione Lazio fa un passo concreto verso il miglioramento delle condizioni di vita all’interno degli istituti penitenziari regionali. La Giunta regionale presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell’assessore Luisa Regimenti, ha deliberato uno stanziamento di 420mila euro destinato a interventi e azioni di sostegno per la popolazione detenuta, in attuazione della legge regionale 7 del 2007.
Una decisione che arriva in un momento particolarmente delicato per il sistema penitenziario laziale, segnato nelle ultime settimane da due episodi di suicidio che hanno scosso profondamente l’opinione pubblica e le istituzioni.
L’iniziativa “Costruire Futuro 2025” prevede una distribuzione mirata delle risorse: 250mila euro saranno destinati a interventi di natura trattamentale volti a migliorare la qualità della vita intramuraria, mentre 120mila euro finanzieranno interventi assistenziali extra LEA nel campo odontoiatrico, anche attraverso l’utilizzo innovativo di odontoambulanze. I restanti 50mila euro sosterranno interventi di supporto previdenziale e socioassistenziale.
Le risorse verranno erogate attraverso un avviso pubblico rivolto alle associazioni del terzo settore, che dovranno presentare progetti specifici per accedere ai finanziamenti. Una modalità che punta a valorizzare l’esperienza e la competenza del mondo associativo nel delicato ambito del reinserimento sociale.
Il ventaglio di interventi programmati si presenta particolarmente ampio e articolato. Tra le priorità emergono il mantenimento e sviluppo dei legami affettivi tra detenuti e famiglie, la promozione della genitorialità responsabile e percorsi specifici per ridurre la recidiva nei reati di genere. Non mancano iniziative dedicate all’informazione, orientamento e formazione, elementi chiave per costruire alternative concrete al ritorno alla criminalità.
Spazio anche alla creatività e all’espressione personale, con attività e laboratori artistici, teatrali, musicali e altri percorsi espressivi che possano offrire nuovi canali di comunicazione e crescita personale. Particolare attenzione è riservata ai detenuti stranieri, per i quali sono previsti interventi di sostegno specifici che tengano conto delle loro particolari esigenze culturali, linguistiche e sociali.
“Abbiamo lavorato in stretto raccordo con il Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per Lazio, Abruzzo e Molise e con il Garante regionale per i detenuti per mettere in campo misure realmente utili“, ha dichiarato l’assessore Luisa Regimenti.
L’assessore ha sottolineato come il servizio di odontoambulanza abbia già riscosso “grande apprezzamento”, tanto da spingere la Regione a proseguire la sperimentazione pilota con un eventuale ampliamento del numero di istituti interessati.
“Solo nelle ultime settimane si sono registrati due suicidi nelle carceri del Lazio e questo non è più accettabile“, ha aggiunto Regimenti, evidenziando come attraverso queste misure si voglia “rendere più sopportabile la detenzione, garantire un clima migliore anche a vantaggio degli operatori che vi lavorano e creare le condizioni per un reinserimento sociale“.
L’obiettivo finale è chiaro: aiutare i condannati a “ritrovare la speranza di un futuro migliore e di un nuovo inizio“, trasformando il tempo della detenzione in un’opportunità di crescita e cambiamento piuttosto che in un mero periodo di segregazione.