L’Assemblea dei Sindaci ha approvato all’unanimità il bilancio 2024 di SAF SpA, un risultato che non si registrava da anni e che certifica il buon andamento della società di gestione rifiuti della provincia di Frosinone. Un traguardo importante che arriva in concomitanza con l’annuncio del finanziamento regionale di 13,8 milioni di euro destinato ai comuni per estinguere i debiti verso la società senza gravare sui cittadini.
Il presidente di SAF SpA, Fabio De Angelis, ha sottolineato come il voto unanime rappresenti “il più gratificante apprezzamento che i sindaci hanno tributato” al lavoro svolto dal Consiglio di Amministrazione, dalla dirigenza e dalle maestranze. I numeri del bilancio parlano chiaro: il fatturato complessivo ha registrato un incremento del 34%, raggiungendo i 33.091.255 euro con un aumento dei ricavi di oltre 7,8 milioni di euro.
Particolarmente significativa la riduzione dei costi operativi, con il 55% in meno per l’acquisto del materiale di manutenzione. Questo risultato è stato possibile grazie all’incremento del 32% del volume dei rifiuti indifferenziati lavorati, passati dalle 83.000 tonnellate del 2023 alle 110.000 tonnellate del 2024. Un dato che testimonia l’efficienza dell’impianto di Colfelice e la capacità della società di gestire volumi crescenti mantenendo l’equilibrio economico.
Il presidente De Angelis ha chiarito la natura del finanziamento regionale: “La somma concessa dalla Regione Lazio è a sostegno dei comuni e non della SAF. Quelle somme sono dovute a fronte degli aumenti approvati dalla Regione a partire dal 2014“. Il finanziamento permetterà ai comuni di saldare i conguagli dal 2007, ovvero i maggiori costi sostenuti dalla società per garantire la regolarità del servizio.
L’assessore regionale Giancarlo Righini, in sintonia con il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, ha motivato il provvedimento come “riconoscimento al sacrificio che la provincia ha dovuto sostenere dal 2004 per accogliere i rifiuti di Roma e del Lazio, evitando l’emergenza ambientale della Capitale d’Italia”.
La misura avrà un impatto diretto sui cittadini della provincia di Frosinone: senza questo intervento, i comuni avrebbero dovuto aumentare la TARI già dal prossimo anno per coprire i conguagli. “Questo provvedimento evita che il costo dei conguagli vada a colpire le tasche dei cittadini”, ha precisato De Angelis.
Righini ha ulteriormente spiegato: “Questo provvedimento mette in salvo SAF SpA, ma soprattutto scongiura il rischio di dissesto economico cui sarebbero andati incontro i comuni se avessero dovuto pagare quei conguagli”. L’assessore ha definito l’intervento “un atto di alto valore risarcitorio” per compensare la Ciociaria dei disagi sostenuti nell’accogliere rifiuti provenienti da fuori provincia.
Il finanziamento è stato reso possibile dopo che la Corte dei Conti, con il giudizio di parifica, ha certificato la corretta gestione delle risorse regionali, autorizzando investimenti e ulteriori spese per 120 milioni di euro nel 2025. Per SAF, società interamente pubblica, si prospetta ora il consolidamento degli equilibri finanziari e il revamping tecnologico dell’impianto di Colfelice.
Il presidente De Angelis ha voluto ringraziare “tutta l’amministrazione regionale del Lazio ed in particolare l’assessore Righini ed il consigliere Maura per l’impegno dimostrato”, sottolineando come questo risultato permetta alla società di “investire per migliorare il ciclo integrato dello smaltimento dei rifiuti“.