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    Home » Ferentino approva il riconoscimento dello Stato di Palestina ma per Manuel Caruso (M5S) “spettacolo vergognoso”
    Politica

    Ferentino approva il riconoscimento dello Stato di Palestina ma per Manuel Caruso (M5S) “spettacolo vergognoso”

    il Consiglio comunale vota a favore della mozione presentata da Gianni Bernardini, storica decisione tra divisioni e polemiche: tensioni interne alla maggioranza e fratture nel PD. In arrivo una manifestazione per la pace a Gaza. La nota integrale del rappresentante del gruppo territoriale M5S Ferentino
    1 Agosto 20254 Mins Read
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    Ferentino
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    di Manuel Caruso, rappresentante gruppo territoriale M5S Ferentino

    Il Consiglio comunale di Ferentino ha approvato la proposta del consigliere Gianni Bernardini per il riconoscimento dello Stato di Palestina.
    Siamo felici: Ferentino ha scelto la parte giusta della storia, ha scelto la pace, la giustizia, il diritto internazionale.

    E adesso parliamoci chiaro. Se la buona notizia è che la proposta è passata, la brutta è quello che abbiamo visto in aula: uno spettacolo vergognoso.

    Manuel Caruso

    Non stupiscono alcuni consiglieri civici di maggioranza che hanno sempre espresso la loro posizione su questi temi a livello nazionale. A sorprendere, invece, è il Partito Democratico, quello che a Ferentino in ogni occasione si riempie la bocca di parole come pace, diritti umani e giustizia, che si è addirittura spaccato in tre: chi, in opposizione, si è astenuto; chi, in maggioranza, ha votato a favore e chi addirittura contro. Si, avete capito bene: contro il riconoscimento dello stato di Palestina!

    Ci sono poi, in maggioranza, i civici che si definiscono “tecnici” (un espediente lessicale che aiuta ad essere fotogenici col politico di turno), come il collega di lista di Bernardini che prima non partecipa alla riunione dei capigruppo, vota a favore della proposta di Beretta per eliminare la parte relativa allo stato di Palestina e dopo, insieme all’opposizione, si astiene sul punto di Bernardini (motivo per cui si può gentilmente accomodare fuori dalla lista e fondare finalmente il suo gruppo “tecnico”).

    Un tatticismo indecente e una gestione generale confusa e quasi sbrigativa. E non stiamo parlando di una proposta improvvisata. Il testo era chiaro, semplice e inviato giorni prima: il 18 luglio, all’indomani del precedente consiglio comunale.
    Tutti avevano il tempo di leggerlo e proporre integrazioni, se avessero voluto.

    Invece, il PD e l’opposizione tutta, assieme ad alcuni pezzi di maggioranza, hanno preferito fare tatticismo politico. Insieme.
    Prima non hanno partecipato alla riunione di capigruppo, poi un esponente di maggioranza ha provato a sostituire la proposta con un’altra che, seppur condivisibile (ovvero l’invio di beni umanitari a Gaza) per come formulata avrebbe eliminato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il cuore della questione. Chi ha proposto il nuovo ordine del giorno, però, ha letto male: era già presente nella proposta di Bernardini.

    Quando questa manovra è stata bloccata, il PD ed altri, invece di rilanciare, si sono rifugiati nell’astensione, non partecipando neanche alla riunione di capigruppo: un modo ipocrita di votare contro senza avere il coraggio di dirlo. Perché hanno preferito assecondare la logica del tertium non datur (peraltro inesistente) e lavarsene le mani, avendo gli strumenti emendativi a disposizione. Perché non hanno proposto loro una integrazione se, come hanno affermato, tenevano tanto alla questione? Peraltro, l’aiuto alle popolazioni colpite era già presente all’interno nel testo originale.

    Tutto lascia pensare ad accordi sottobanco fatti solo per mettere in difficoltà una parte della stessa maggioranza.

    Alla fine, la proposta è stata approvata grazie ai voti favorevoli di una parte della maggioranza, e questo è un risultato storico: il Comune di Ferentino riconosce lo stato di Palestina.
    Ma è venuto fuori un volto della politica locale che i cittadini devono conoscere: un volto fatto di doppi giochi, calcoli di potere e ipocrisia.

    Come può il PD, che a livello nazionale si vanta di essere al fianco del Movimento 5 Stelle nella battaglia per la pace, scegliere l’astensione (o addirittura votare contro) su un tema così chiaro e netto? È la dimostrazione che per qualcuno (sia di maggioranza che di opposizione) la politica è solo tattica.

    Noi, invece, continueremo a stare dalla parte giusta, senza compromessi al ribasso e senza paura di votare per quello che riteniamo di buon senso.

    E questo era solo il primo passo: è in programma una bella manifestazione in autunno dedicata al tema della Palestina con artisti, associazioni e testimonianze della società civile e di tanti cittadini. Per una Palestina libera, per una pace giusta a Gaza.

    Manuel Caruso

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