*Il Consiglio Comunale del 31 luglio ha visto la maggioranza che sostiene l’amministrazione Fiorletta assumere ben cinque posizioni diverse sulla mozione presentata dal consigliere di maggioranza Gianni Bernardini, finalizzata ad impegnare il Sindaco e la Giunta a trasmettere un appello al Governo italiano per condannare le gravissime violazioni del diritto internazionale che ogni giorno avvengono nella striscia di Gaza e per riconoscere lo Stato di Palestina”.
Lo dichiarano in una nota i cinsiglieri comunali Alfonso Musa, Giancarlo Lanzi, Fabio Magliocchetti e Antonio Pompeo che evidenziano: “Ci sono stati consiglieri che sono usciti prima della discussione, altri che sono usciti al momento della votazione, mettendo a rischio anche il numero legale per la validità della seduta consiliare, c’è chi ha votato a favore, chi ha votato contro e chi si è astenuto: è stato uno spettacolo indecoroso con l’aggravante della drammaticità dell’oggetto della discussione. I consiglieri di minoranza”. Lanzi, Magliocchetti, Musa e Pompeo hanno ancora una volta dimostrato un approccio costruttivo e responsabile nei lavori consiliari, votando a favore dell’anticipazione del punto all’ordine del giorno sulla mozione per la Palestina, che altrimenti non sarebbe stato sicuramente discusso nella seduta del 31 luglio, condividendo l’importanza e l’urgenza di una presa di posizione dell’Italia sul riconoscimento dello Stato della Palestina, già riconosciuto ad oggi dal 75% degli Stati nel mondo ed in via di riconoscimento da parte della Francia, del Regno Unito del Canada e della Germania. Mentre la stessa maggioranza ha dovuto richiedere la sospensione del consiglio per tentare di trovare una sintesi al loro interno ma senza riuscirci come è infatti emerso a seguito della votazione.
I consiglieri di minoranza si sono però trovati di fronte all’assoluta incapacità della maggioranza di esprimere il consenso unanime sulla mozione, facendo venire meno così il valore della pronuncia all’unanimità di un Consiglio comunale compatto a rappresentare la città di Ferentino nella richiesta di forte impatto simbolico e morale al Governo di riconoscimento dello Stato di Palestina. “:Una mozione che a quel punto – hanno detto in conclusione Musa, Lanzi, Magliocchetti e Pompeo – era diventata divisiva ed inutile, mancando il requisito essenziale del consenso unanime, per cui abbiamo deciso, con il voto di astensione, di rimarcare la nostra distanza dalla condotta confusionaria ed avvilente della maggioranza, confermando nel contempo adesione ideale alla forte condanna delle azioni di guerra che stanno riducendo alla fame un’intera popolazione a Gaza, espressa pubblicamente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Papa Leone XIV”.