Era da poco passata la mezzanotte del 15 maggio scorso quando, alle ore 02:15 circa, un ordigno artigianale è esploso sul cofano di un’Audi A3 regolarmente parcheggiata lungo la strada in località Case Campoli, a Veroli.
L’esplosione di una “bomba carta” aveva provocato un fragore tale da far ipotizzare inizialmente ai residenti una fuga di gas. Le finestre hanno tremato, le pareti hanno vibrato e il panico si è diffuso rapidamente tra chi si è affacciato alle finestre per capire cosa fosse accaduto.
La deflagrazione causò gravi danni alla parte anteriore del veicolo, con la scocca visibilmente deformata e il cofano letteralmente piegato verso il vano motore. Un danno ingente che testimonia la potenza dell’ordigno utilizzato dai responsabili, ancora ignoti ma sui quali si stanno concentrando le indagini.
L’intervento delle forze dell’ordine è stato immediato. Sul posto sono giunti i Carabinieri della Stazione di Veroli, successivamente supportati dal personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Alatri per i rilievi tecnici e l’avvio delle attività investigative. Gli investigatori hanno immediatamente messo in sicurezza l’area e dato il via agli accertamenti per identificare i colpevoli di questo grave atto.
Sin dalle prime fasi delle indagini, si è rivelata determinante l’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona. Le telecamere hanno consentito di acquisire elementi utili allo sviluppo delle investigazioni, fornendo agli inquirenti tracce concrete su cui lavorare.
Le investigazioni, coordinate dalla competente Autorità Giudiziaria, sono tuttora in corso ma sembrano aver imboccato la strada giusta. Secondo quanto emerge, gli elementi raccolti delineano un quadro chiaro e coerente, tanto che gli investigatori si mostrano ottimisti sulla possibilità di identificare presto i colpevoli. “Tutto sembra delinearsi in maniera cristallina” fanno sapere fonti vicine alle indagini, “tanto da far ritenere che il cerchio attorno agli autori del gesto si stia stringendo in maniera concreta“.