C’è un luogo, nella zona di San Filippo di Anagni, che va ben oltre la sua funzione originaria. Il fontanile dell’Ara La Stella, conosciuto da tutti in zona, non è solo un punto di riferimento per chi vi si reca ogni giorno a prendere l’acqua, ma è diventato un vero e proprio simbolo di coesione sociale, uno spazio vivo dove si intrecciano ricordi, sorrisi e storie di quartiere.
In un’epoca in cui le relazioni umane sembrano sempre più mediate da schermi e dispositivi, il fontanile rappresenta una resistenza dolce e autentica. Qui, gli abitanti di San Filippo, ma anche amici e parenti di passaggio, si incontrano per piccole feste, rimpatriate, chiacchierate all’ombra, creando occasioni spontanee di condivisione intergenerazionale, dove anziani e bambini si ritrovano fianco a fianco.
Il fontanile è diventato il luogo perfetto per coltivare il valore dello stare insieme, fatto di semplicità e autenticità. Basta un tavolo improvvisato, un dolce fatto in casa, un po’ di musica o una partita a carte per trasformare una giornata qualunque in un momento da ricordare.
Questa vivace realtà locale mostra quanto siano importanti le aree periferiche e i piccoli spazi pubblici come luoghi di aggregazione e identità collettiva. Il fontanile dell’Ara La Stella è la prova concreta che anche lontano dal centro cittadino si possono costruire relazioni forti, basate sul rispetto reciproco e sulla voglia di partecipare attivamente alla vita del territorio.
Spesso trascurate, queste zone meritano invece attenzione e cura, perché proprio qui si alimenta il senso di appartenenza che dà forma al vivere comune.
Il merito di questa rinascita del fontanile va senza dubbio ai residenti, che con costanza e dedizione hanno saputo mantenerlo pulito, fruibile e accogliente. Ma è anche giusto sottolineare quanto sia importante, in prospettiva, un impegno concreto da parte del Comune di Anagni, chiamato a sostenere e valorizzare questi spazi che rappresentano un patrimonio urbano e umano insieme.
In un mondo che corre, il fontanile insegna a fermarsi un momento, guardarsi negli occhi, raccontarsi e riconoscersi. E a San Filippo, questo succede ogni giorno, grazie a un semplice getto d’acqua e tanta voglia di comunità.