Un tempo simbolo di un’Anagni più moderna, green e attenta all’ambiente, oggi il servizio di bike sharing è diventato una presenza fantasma. A lanciare l’allarme – per l’ennesima volta – sono PD Anagni, Sinistra Italiana Anagni, M5S Anagni e Possibile Anagni, che puntano il dito contro la giunta di centrodestra, colpevole – a loro dire – di aver fatto scomparire le biciclette e con esse l’intero progetto.
Le rastrelliere posizionate in viale Regina Margherita e nel parcheggio di San Giorgetto oggi risultano vuote, prive di quei mezzi che un tempo permettevano ai cittadini e ai turisti di muoversi agilmente nel centro storico.
Il progetto era stato avviato da una precedente amministrazione di centrosinistra e finanziato dalla Regione Lazio, con l’obiettivo di promuovere una mobilità sostenibile e incentivare una rete d’impresa tra le attività economiche e commerciali del centro urbano. Una sperimentazione innovativa, la prima del genere nella provincia di Frosinone, oggi abbandonata nel più totale silenzio.
Secondo i firmatari del comunicato, non solo il servizio è stato smantellato, ma non è mai arrivata una spiegazione da parte degli amministratori attuali. “Le bici sono sparite, il servizio è scomparso e nessuno ha mai detto perché, se e quando verrà riattivato, o quali siano stati i problemi che hanno portato alla sua chiusura”, si legge nella nota.
L’attacco delle opposizioni è frontale: “Il silenzio della maggioranza di centrodestra è assordante – scrivono – non solo sul bike sharing, ma su tutta la questione della mobilità urbana. Nessuna proposta concreta, nessuna idea di trasporto alternativo all’auto. Solo i rumori di martelli pneumatici per la realizzazione di parcheggi improbabili e costosi, oppure promesse mai mantenute”.
Anche durante le ultime feste patronali, denunciano le opposizioni, il servizio è stato presentato come attivo, nonostante da tempo non lo sia più.
Il comunicato si chiude con un appello diretto: “Dite alla città almeno che fine hanno fatto le bici, che erano state acquistate con i soldi pubblici. È il minimo che si deve ai cittadini”. La richiesta è chiara: trasparenza, responsabilità e una visione concreta per un futuro più sostenibile.
Nel frattempo, mentre si aspetta una risposta ufficiale, gli stalli del bike sharing restano vuoti. E il sogno di una mobilità alternativa ad Anagni, per ora, resta fermo al palo.
La nota integrale: “Servizio Bike Sharing: non Vedo, non Sento, non Parlo”
Abbiamo più volte denunciato, in questo ultimo anno, la “scomparsa” delle biciclette dagli stalli del servizio di bike sharing in viale Regina Margherita e nel parcheggio di San Giorgetto.
Un investimento dell’amministrazione di centrosinistra, di qualche anno fa, finanziato dalla Regione Lazio che andava nella direzione di una mobilità sostenibile nel centro storico, con l’istituzione di una Rete d’impresa di attività economiche e commerciali anagnine aggregate. Fu il primo tentativo in provincia di Frosinone.
Tutto questo è naufragato nel nulla con le amministrazioni di centrodestra. Bici sparite, servizio scomparso ma soprattutto silenzio. Tanto silenzio. Nessuno nel centrodestra che dica che fine hanno fatto le bici, pagate con i soldi dei cittadini. Quando e se verranno riattivate. Quali sono stati i problemi degli ultimi anni. Il servizio viene pubblicizzato -come accaduto lo scorso anno durante le feste patronali- ma da tempo non esiste più.
D’altra parte il silenzio del centrodestra fa rumore, ormai da anni, su tutta la questione della mobilità. Non uno straccio di idea su un trasporto alternativo all’automobile e su una mobilità sostenibile.
Solo rumori di “martelli pneumatici” per parcheggi auto in posti incredibili, con costi faraonici, oppure le promesse di parcheggi non realizzabili.
Ma ormai non c’è da aspettarsi molto di più da questo centrodestra. Dite alla Città, almeno, che fine hanno fatto le bici.
PD Anagni
Sinistra Italiana Anagni
M5s Anagni
Possibile Anagni