Con la Santa Messa celebrata ieri mattina – domenica 4 agosto 2025 – dal Papa Leone XIV sulla spianata di Tor Vergata, si è ufficialmente conclusa la settimana del Giubileo dei Giovani, l’evento più partecipato e significativo dell’Anno Santo 2025. Le strade della Capitale si sono animate di un fiume umano colorato e festante, composto da oltre un milione di giovani pellegrini provenienti da 146 paesi del mondo, che hanno trasformato Roma nella capitale mondiale della fede giovanile.
L’evento, svoltosi dal 28 luglio al 3 agosto, ha registrato una partecipazione straordinaria che ha superato ogni aspettativa organizzativa. Il momento culminante si è concentrato nella due giorni conclusiva di Tor Vergata, dove la veglia di preghiera del sabato sera, animata dal Coro della Diocesi di Roma diretto da monsignor Marco Frisina, ha creato un’atmosfera di profonda spiritualità sotto le stelle romane.
Particolarmente significativa è stata la massiccia partecipazione delle parrocchie del Lazio, che hanno risposto con entusiasmo all’appello giubilare. Centinaia di giovani provenienti dalle diocesi laziali hanno raggiunto la Capitale, testimoniando la vitalità della fede nelle comunità locali e rafforzando il legame tra il territorio regionale e la Chiesa universale. Le 270 parrocchie mobilitate per l’accoglienza hanno rappresentato un esempio straordinario di organizzazione ecclesiale e solidarietà cristiana.
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rilasciato una dichiarazione ufficiale definendo l’evento come un momento storico: “Roma ha vissuto giornate impregnate di fede, gioia e speranza”, sottolineando come la Capitale sia diventata il centro spirituale del mondo giovanile. L’imponente sforzo organizzativo ha coinvolto 400 strutture scolastiche, 40 siti extra-scolastici, palazzetti dello sport e famiglie ospitanti, creando una rete di accoglienza senza precedenti.
Durante la settimana giubilare, i giovani hanno partecipato a numerose attività spirituali e culturali che hanno caratterizzato il programma. La Giornata penitenziale al Circo Massimo del primo agosto ha visto migliaia di confessioni in un’atmosfera di raccoglimento e riflessione, mentre i vari appuntamenti diocesani hanno permesso ai pellegrini di scoprire le bellezze artistiche e spirituali di Roma.
L’evento ha richiesto un massiccio dispositivo di sicurezza e controllo del territorio. I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno garantito la tutela dei pellegrini e dei turisti con servizi straordinari di controllo, che hanno portato all’arresto di cinque persone per furto aggravato, principalmente nelle stazioni della metropolitana e nelle zone turistiche del centro storico.
Un episodio che ha evidenziato lo spirito di solidarietà dell’evento è stato il ritrovamento di una donna di El Salvador affetta da problemi cognitivi, smarritasi alla Stazione Termini. Grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri del Nucleo Scalo Termini e del personale ferroviario, la pellegrini è stata ritrovata in buone condizioni e ha potuto ricongiungersi con i familiari prima del rientro nel paese d’origine.
Un contributo fondamentale al successo dell’evento è arrivato dal prezioso lavoro svolto dai volontari del Radio Soccorso Protezione Civile e dall’Associazione Nazionale Carabinieri di Anagni, che hanno operato incessantemente durante tutta la settimana giubilare. L’organizzazione anagnina si è distinta per professionalità e dedizione, mettendo a disposizione le proprie competenze specialistiche in ambito di primo soccorso, comunicazioni radio e gestione delle emergenze.
I volontari hanno presidiato punti strategici lungo i percorsi dei pellegrini, garantendo assistenza sanitaria immediata e coordinamento con le centrali operative. La loro presenza discreta ma costante ha rappresentato un elemento di sicurezza aggiuntivo per migliaia di giovani, dimostrando come le realtà locali del territorio laziale abbiano saputo mettersi al servizio di un evento di portata mondiale.
Il Radio Soccorso di Anagni e l’Associazione Nazionale Carabinieri di Anagni hanno confermato ancora una volta la propria vocazione solidale e il radicamento nel tessuto sociale della provincia di Roma, portando il nome della città ernica nella grande macchina organizzativa del Giubileo.
Forte anche la partecipazione dei giovani delle Diocesi di Anagni-Alatri e Frosinone-Ferentino-Veroli. Ecco la testimonianza di una giovane partita con il gruppo di Anagni: “La pastorale giovanile della diocesi di Anagni-Alatri ha partecipato al Giubileo dei Giovani, un evento unico e indimenticabile che ha riunito giovani da tutto il mondo a Roma. Noi abbiamo scelto di vivere questa esperienza in modo speciale, attraverso un pellegrinaggio a piedi che ci ha portato da Anagni a Roma, con tappe significative a Segni, Velletri e Ariccia. Il cammino ha rappresentato per noi un’opportunità di crescita spirituale e di incontro con gli altri. I ragazzi si sono uniti e hanno creato un bel gruppo, vivendo un’esperienza forte di amicizia, fede e incontro con Gesù. La fatica del cammino è stata compensata dalla gioia e dalla speranza che abbiamo trovato lungo il percorso. Gli eventi principali del Giubileo sono stati la penitenziale al Circo Massimo e la veglia con la messa a Tor Vergata. In queste occasioni, abbiamo avuto il privilegio di ascoltare le parole di Papa Leone, che ci ha invitato a non avere paura di sognare e di credere in un futuro migliore. Il Papa ha sottolineato l’importanza della fede e dell’amore come strumenti per costruire un mondo più giusto e più fraterno.
Abbiamo capito che il Giubileo non è solo un evento, ma un’occasione per riscoprire la nostra fede e la nostra appartenenza alla Chiesa. Abbiamo imparato che la fede è un’esperienza viva e personale che ci porta a incontrare Gesù e a seguirlo. Abbiamo lasciato alle spalle le nostre comodità e abbiamo scelto di camminare insieme, come pellegrini di speranza. Questo ci ha permesso di vivere un’esperienza di comunione e di condivisione che non avremmo potuto avere altrimenti. In conclusione, il Giubileo dei Giovani è stato per noi un’esperienza indimenticabile di amicizia, fede e incontro con Gesù. Siamo grati per l’opportunità di aver potuto partecipare a questo evento e di aver potuto vivere un’esperienza così forte e significativa. Speriamo di poter portare con noi il messaggio di speranza e di amore che abbiamo ricevuto e di poterlo condividere con gli altri”.
Il Prefetto di Roma ha sottolineato come, nonostante l’affluenza superiore alle previsioni, l’organizzazione abbia funzionato perfettamente, garantendo un clima di serenità e permettendo ai giovani di “invadere pacificamente” la città. La macchina organizzativa ha dimostrato la capacità della Capitale di gestire eventi di portata mondiale, confermando Roma come meta privilegiata del turismo religioso internazionale.
Durante l’Angelus conclusivo, Papa Leone XIV ha rivolto ai giovani un messaggio di speranza e incoraggiamento: “Aspirate a cose grandi, se siete inquieti siete vivi”, invitando le nuove generazioni a essere protagoniste di cambiamento e testimoni di fede nel mondo contemporaneo. Le parole del Pontefice hanno suggellato una settimana che rimarrà nella storia del Giubileo 2025 come momento di straordinaria partecipazione giovanile.
L’eco del Giubileo dei Giovani continuerà a risuonare nei cuori dei partecipanti, che tornano nei loro paesi portando con sé l’esperienza vissuta nella Città Eterna. Roma ha dimostrato ancora una volta di essere il cuore pulsante della cristianità mondiale, capace di accogliere e ispirare milioni di fedeli provenienti da ogni continente.