Piglio raccontato in un film documentario
La cittadina di Piglio, già scelta in passato da grandi maestri del cinema come Mario Monicelli per “Brancaleone alle Crociate” e da Alberto Sordi per “Anastasia mia sorella”, è tornata a vivere una serata di grande cultura e suggestione. In Piazza G. Marconi, già Piazza XX Settembre, è stato proiettato il documentario “I Gioielli di Piglio”, realizzato dall’equipe televisiva ArtHera e dedicato alla storia, alle tradizioni e alle ricchezze artistiche del borgo.
L’evento ha richiamato numerosi cittadini e visitatori, che hanno potuto ammirare immagini capaci di restituire tutta la bellezza di un territorio ricco di memoria e spiritualità.
Un viaggio tra storia, arte e fede
Alla proiezione hanno preso parte il sindaco Mario Felli, l’assessore alla Cultura Lucia Ceccaroni, la rappresentante del Comitato Estate Piglio 2025 Nicoletta Meloni e il consigliere Claudio Alessandri. Il documentario, della durata di 41 minuti, porta la firma di Vinicio Salvatore Di Crescenzo, del regista Rossano Surpi, del cameraman e pilota di droni Massimo Tornesi, con il prezioso contributo dello storico locale Giorgio Alessandro Pacetti.
Gli spettatori hanno potuto ammirare scorci unici come il Convento di San Lorenzo, autentica oasi di pace con vista sulle colline; il maestoso Castello Medievale, simbolo di secoli di storia; la Collegiata di Santa Maria Assunta, custode di preziose opere d’arte sacra.
Tradizioni popolari e scorci suggestivi
Il film non si è limitato a raccontare monumenti e architetture, ma ha restituito anche l’anima popolare di Piglio. Spazio, infatti, a momenti di intensa spiritualità come la Processione della Madonna delle Rose del 9 giugno 2025 e al Cammino Meditativo di San Giovanni Paolo II, che ogni anno richiama pellegrini e visitatori.
Le immagini hanno offerto uno spaccato autentico del centro storico, con le stradine acciottolate e le architetture millenarie che rendono il borgo uno dei più suggestivi dell’Italia centrale.
Un’occasione di riscoperta
La proiezione è stata non solo un evento culturale, ma anche un momento di riscoperta identitaria per i cittadini di Piglio. Attraverso la forza delle immagini, il pubblico ha potuto riabbracciare il valore e la bellezza di un territorio che continua a custodire, con orgoglio, la propria storia e le proprie tradizioni.