Altre due vittime per il virus West Nile nel Lazio
Il virus West Nile continua a destare preoccupazione nella Regione Lazio, dove nelle ultime ore si sono registrati altri due decessi. Le vittime sono un uomo di 84 anni di Latina, morto il 10 agosto presso l’ospedale Santa Maria Goretti, e una donna di 87 anni di Cassino, deceduta il 19 agosto dopo essere giunta al pronto soccorso due giorni prima. Entrambi i pazienti erano già affetti da gravi patologie pregresse, ma le analisi postume hanno confermato la presenza del virus.
Con questi due casi, i decessi legati al West Nile virus nel Lazio salgono a dodici dall’inizio dell’anno.
Otto nuovi casi certificati dallo Spallanzani
Parallelamente, il laboratorio di Virologia dell’Istituto Spallanzani di Roma ha certificato 8 nuovi casi di positività. Tra questi, due riguardano pazienti con sindrome neurologica, cinque presentano sintomi febbrili e un donatore asintomatico è stato individuato grazie allo screening del Centro regionale sangue, che conferma l’efficacia dei controlli nel garantire la sicurezza delle donazioni.
I nuovi casi sono stati riscontrati nei comuni di Cassino, Latina, Gaeta e Norma.
182 casi totali nel 2025: la mappa della diffusione
Secondo gli ultimi dati ufficiali, dall’inizio del 2025 ad oggi le infezioni confermate da West Nile virus nel Lazio sono 182. La maggior parte riguarda il territorio della Asl di Latina, con 160 casi. Seguono la Asl Roma 6 con 11, la Asl di Frosinone con 6 e la Asl Roma 3 con un caso. Tre contagi sono stati invece collegati a esposizioni fuori regione, tra le province di Caserta e Isernia, mentre un caso è ancora in fase di definizione.
Lo stato dei pazienti
Attualmente, 41 pazienti sono ricoverati nei reparti ordinari, 34 sono già stati dimessi e 91 stanno affrontando la malattia in buone condizioni presso il proprio domicilio. Restano invece gravi le condizioni di 4 persone ricoverate in terapia intensiva.
La situazione, seppur sotto attento monitoraggio, conferma l’importanza della prevenzione e della tempestiva diagnosi: il virus West Nile continua infatti a diffondersi e a rappresentare un’emergenza sanitaria da non sottovalutare.