Una storia di programmazione finanziaria che non ha centrato il bersaglio quella che coinvolge il Comune di Anagni e la Regione Lazio. L’amministrazione guidata dal sindaco Daniele Natalia dovrà restituire 5.149,74 euro dei 6.000 euro ricevuti per l’istituzione del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi, un progetto di partecipazione giovanile che, pur essendo stato realizzato con successo, ha comportato spese molto inferiori alle previsioni iniziali.
La revoca parziale del contributo è stata formalizzata con la Determinazione Settoriale n. 190 del 14 luglio 2025, firmata dalla dott.ssa Natalina Pofi, Responsabile del Servizio Affari Generali. Una decisione che arriva dopo la verifica della Regione Lazio sulle spese effettivamente sostenute dal Comune per il progetto.
Un progetto riuscito ma “economico”
Il Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi di Anagni è diventato realtà grazie all’Avviso Pubblico della Regione Lazio, approvato nel novembre 2023 nell’ambito della Legge Regionale 20/2007. L’obiettivo era ambizioso: promuovere gli strumenti di partecipazione istituzionale delle giovani generazioni alla vita politica e amministrativa locale.
L’Amministrazione comunale aveva aderito all’iniziativa con la Deliberazione di Giunta n. 380 del 14 dicembre 2023, ottenendo il via libera regionale con la Determinazione G00410 del 17 gennaio 2024. Un percorso che aveva portato nelle casse comunali un contributo di 6.000 euro, destinato a coprire tutte le attività necessarie per dare vita al nuovo organismo di partecipazione giovanile.
Le elezioni del Consiglio si sono svolte regolarmente: indette il 14 novembre 2024, hanno visto la proclamazione degli eletti l’11 dicembre successivo. La prima seduta si è tenuta il 12 dicembre, coronata dall’elezione del Presidente e del Vicepresidente il 20 dicembre con la Deliberazione n. 1. Un percorso amministrativo impeccabile che ha dato vita a un importante strumento di democrazia partecipativa.
La sorpresa della rendicontazione
Il colpo di scena è arrivato durante la fase di rendicontazione delle spese. Quando i tecnici comunali hanno fatto i conti, la realtà si è rivelata ben diversa dalle previsioni iniziali. Le spese ammissibili effettivamente sostenute per l’istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi sono risultate di appena 850,26 euro.
Con la Determinazione n. 95 del 20 marzo 2025, il Comune di Anagni ha dovuto ammettere l’evidenza: il progetto era costato molto meno del previsto. Il Responsabile del Servizio Affari Generali ha quindi trasmesso alla Regione Lazio la documentazione di rendicontazione, comunicando con trasparenza l’importo delle spese effettive e chiedendo indicazioni per la restituzione delle somme non utilizzate.
La Regione non perdona
La Direzione Regionale Politiche Giovanili Servizio Civile e Sport ha condotto una verifica puntuale della documentazione trasmessa da Anagni, validando le spese dichiarate. Constatato che le spese riconosciute risultavano inferiori di 5.149,74 euro rispetto al contributo erogato, la Regione ha tirato le sue conclusioni.
Il 28 maggio 2025, è arrivata la notifica della Determinazione G6054 del 16 maggio 2025: revoca parziale del contributo e richiesta di restituzione della somma non utilizzata entro 90 giorni dalla notifica. Un termine che non ammette proroghe e che mette pressione alle casse comunali.
Come restituire i soldi
La Regione Lazio ha fornito istruzioni precise per il rimborso dei 5.149,74 euro. Il versamento deve avvenire tramite girofondi alla tesoreria unica dello Stato; in caso di mancato versamento entro il termine stabilito, scatteranno le procedure di recupero del credito. Si va dalla compensazione secondo la L.R. 8/2010 fino al recupero coattivo, una prospettiva che nessun Comune desidera affrontare.
Il provvedimento comunale, pubblicato all’Albo Pretorio online il 26 agosto 2025, formalizza l’impegno dell’Ente alla restituzione delle somme. Una pubblicazione che rimarrà visibile per 15 giorni consecutivi, come previsto dalla normativa sulla trasparenza amministrativa.
Una lezione di programmazione
Il caso del Comune di Anagni offre spunti di riflessione interessanti sulla gestione dei fondi pubblici. Da un lato dimostra l’efficacia dei controlli regionali nella verifica dell’utilizzo appropriato delle risorse, dall’altro evidenzia quanto sia cruciale una programmazione finanziaria accurata nella fase di progettazione.
L’Amministrazione comunale può consolarsi con il fatto di aver realizzato con successo un importante strumento di partecipazione giovanile, dando voce ai ragazzi della città. Tuttavia, la sottostima dei costi durante la fase di pianificazione si traduce ora in un esborso imprevisto di oltre cinquemila euro dalle casse comunali.
Una vicenda che ricorda a tutti gli enti locali l’importanza di una valutazione realistica dei costi quando si presenta domanda per contributi pubblici. Meglio chiedere meno e spendere tutto, che trovarsi a dover restituire somme non utilizzate con tutti i disagi amministrativi che ne conseguono.