La Prefettura di Frosinone ha formalizzato nelle ultime ore la sospensione di Gianluca Quadrini dalla carica di consigliere provinciale attraverso un decreto a firma del Prefetto Liguori. La decisione giunge a seguito dell’applicazione di misure cautelari disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cassino, che hanno comportato il divieto di dimora nelle province di Frosinone e Latina per l’esponente di Forza Italia.
L’iter amministrativo si è concluso rapidamente: la mattinata odierna ha visto la trasmissione dell’informativa con disposizione di notifica a tutti i soggetti interessati. I messi di Palazzo Iacobucci stanno procedendo alla notificazione dell’atto all’intero Consiglio Provinciale, sancendo definitivamente l’allontanamento del politico dalle funzioni istituzionali.
Quadrini, ingegnere elettrotecnico con abilitazione all’insegnamento, risulta indagato per truffa aggravata e continuata in danno dello Stato, oltre che per peculato, in concorso con altre cinque persone. Le indagini della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura di Cassino, riguardano il periodo in cui Quadrini era presidente della comunità montana di Arce.
L’inchiesta ha preso avvio dall’operazione condotta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Arce, supportata dal Gruppo di Cassino, che ha portato all’emissione delle misure cautelari. Gli investigatori hanno concentrato l’attenzione su presunti utilizzi impropri di fondi pubblici e irregolarità nella gestione del personale durante il mandato dell’indagato presso l’ente montano.
Il vuoto lasciato da Quadrini nel Consiglio Provinciale sarà colmato da Maurizio Scaccia, primo dei non eletti nella lista di Forza Italia e attualmente consigliere comunale a Frosinone. La sostituzione permetterà di mantenere l’equilibrio numerico all’interno dell’assemblea provinciale.
Medesima sorte attende il politico anche per quanto riguarda l’Amministrazione comunale di Arpino, dove ricopre analoghe funzioni consiliari. La duplice sospensione rappresenta un momento di particolare tensione per il centrodestra locale, che dovrà ridefinire i propri assetti in attesa dell’evolversi della vicenda giudiziaria.
La posizione di Quadrini, figura storicamente radicata nel tessuto politico della provincia di Frosinone e legata al consenso del centrodestra provinciale, appare ora compromessa dalle gravi accuse mosse dalla magistratura. Il percorso giudiziario dovrà chiarire la fondatezza delle ipotesi investigative che hanno condotto all’applicazione delle misure restrittive.
L’intera vicenda segna un precedente significativo per la politica locale, evidenziando come le istituzioni prefettizie intervengano tempestivamente quando sussistono elementi che potrebbero compromettere il regolare svolgimento delle funzioni amministrative.