Nell’ambito della XXXII edizione Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni, martedì 26 agosto scorso, il Palazzo di Bonifacio VIII di Anagni ha ospitato un importante appuntamento rivelatosi un autentico successo di pubblico e critica: la presentazione del volume “Il Giubileo di Bonifacio VIII. Profili pastorali e storico-giuridici” del professor Giovanni Minnucci.
L’iniziativa, organizzata da Archeoares con il sostegno della Congregazione delle Suore Cistercensi della Carità, ha registrato il tutto esaurito nella prestigiosa Sala del Giubileo, la più ampia e rappresentativa del piano nobile del palazzo. La scelta della location non poteva essere più appropriata: discutere del primo Giubileo della storia proprio nei luoghi che videro protagonista Papa Bonifacio VIII ha conferito all’incontro un fascino e una suggestione particolare.
La presenza di un’autorità accademica di primo piano
Il professor Giovanni Minnucci, figura di assoluto rilievo nel panorama accademico italiano, ha dimostrato ancora una volta il suo straordinario spessore culturale. L’esimio docente, già professore ordinario all’Università di Siena dove ha ricoperto prestigiosi incarichi come Pro Rettore Vicario e Preside della Facoltà di Scienze Politiche, oggi Rettore dell’Opera della Metropolitana di Siena, si è confermato un’autorità indiscussa nel campo della storia del diritto medievale e moderno.
Un dialogo che ha appassionato il pubblico
La serata, strutturata come un coinvolgente dialogo, ha visto il professor Giovanni Minnucci rispondere non solo alle sollecitazioni del moderatore, ma soprattutto alle numerose domande di un pubblico estremamente partecipe e interessato. L’incontro, iniziato alle 21:00, si è protratto fino alle 23:30, testimonianza eloquente del grande interesse suscitato dall’argomento e dalla competenza del relatore.
Il volume presentato rappresenta un contributo fondamentale alla comprensione del primo Giubileo della storia, indetto nel 1300 da Papa Bonifacio VIII. Attraverso un’accurata analisi storico-giuridica e pastorale, l’opera offre uno sguardo profondo sulle origini di un evento che segnò profondamente l’Europa medievale, lasciando un’eredità spirituale e culturale di portata universale.
Presenza istituzionale e collaborazioni di prestigio
L’evento ha visto la partecipazione di Carlo Marino che ha portato i saluti a nome del Comune di Anagni, e di Giacomo Zito, direttore del Festival. Significativa anche la presenza ideale della Congregazione delle Suore delle Carità, i cui saluti sono stati portati da Francesco Aliperti che brillantemente moderato l’evento.
Particolare valore aggiunge al volume la presenza di contributi dedicati specificatamente al Palazzo Bonifacio VIII e alla città di Anagni, realizzati da studiose come Federica Romiti, Maria Giudici e altri esperti, che arricchiscono ulteriormente la prospettiva storica dell’opera.
Un successo che valorizza il territorio
In occasione del Giubileo del 2025, questa presentazione ha acquisito un valore speciale: per Anagni, città che custodisce con orgoglio la memoria di Bonifacio VIII, è stata un’occasione preziosa per riaffermare il proprio ruolo nella storia della cristianità e valorizzare il proprio inestimabile patrimonio artistico e religioso.
Il grande successo dell’evento, testimoniato dalla sala gremita, dal dibattito vivace e prolungato, e dall’entusiasmo con cui il pubblico ha accolto l’opportunità del firma copie finale, conferma come iniziative di questo calibro culturale trovino terreno fertile ad Anagni, città che sa coniugare la valorizzazione della propria storia con l’apertura verso il sapere contemporaneo.
«Sono molto contento di come è andato l’incontro – ha spiegato il prof. Giovanni Minnucci ad anagnia.com – il pubblico è stato davvero attento e preparato. Le domande che mi sono state rivolte erano pertinenti e stimolanti, e questo ci ha permesso di spaziare su diversi argomenti.
Non ci siamo limitati a parlare di Bonifacio VIII e del Giubileo, che pure rappresentavano il tema centrale e su cui mi sono soffermato a lungo. Grazie alle domande di Francesco Aliperti, il dialogo è diventato una vera e propria conversazione a domande e risposte, che ci ha portato ad affrontare anche altri temi.
Siamo arrivati così a parlare di Innocenzo III, dell’ospedale di Santo Spirito, dell’accoglienza dei pellegrini e degli stranieri, e di Gregorio IX. In particolare mi sono soffermato sull’attività legislativa di Innocenzo III, Gregorio IX e, naturalmente, Bonifacio VIII. Ma anche di molto altro.
La verità è che questi tre pontefici vanno considerati i grandi legislatori della Chiesa tra la fine del XII secolo e la fine del Duecento: figure che, per la storia del diritto, rappresentano punti di riferimento imprescindibili».
per tutte le foto della serata, rimandiamo al post pubblicato su Facebook dal fotografo Massimo Iachetta