Un nuovo caso di violenza domestica scuote il territorio di Ferentino, dove i Carabinieri sono dovuti intervenire per tutelare una donna e sua figlia minore dalle continue aggressioni del compagno. La mattina del 28 agosto, i militari della Stazione di Ferentino, sotto il coordinamento della Compagnia Carabinieri di Anagni, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un 41enne del luogo.
Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Frosinone, rappresenta l’epilogo di una complessa attività investigativa che ha portato alla luce una drammatica situazione familiare caratterizzata da comportamenti vessatori e aggressioni fisiche ai danni delle due vittime.
La vicenda ha radici profonde e inquietanti. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri di Ferentino, l’uomo aveva instaurato un clima di terrore domestico alimentato dal suo consumo smodato di alcolici. La situazione è degenerata nella seconda metà di giugno scorso, quando l’indagato, sotto l’effetto dell’alcol e per futili motivi, ha aggredito fisicamente sia la compagna che la figlia minore.
L’episodio di violenza si è rivelato così grave da costringere le due donne a ricorrere alle cure mediche presso l’Ospedale di Frosinone, dove sono state refertate lesioni compatibili con le aggressioni subite. Un quadro clinico che ha immediatamente fatto scattare l’allarme e dato il via alle indagini dei militari.
L’attività investigativa, condotta con particolare scrupolo e attenzione dai Carabinieri, ha fatto emergere una realtà ancora più agghiacciante di quella inizialmente ipotizzata. Le indagini hanno infatti accertato che la violenza domestica non si limitava all’episodio di giugno, ma rappresentava la punta dell’iceberg di una sistematica opera di vessazione che andava avanti da tempo.
La dipendenza dall’alcol dell’uomo si era trasformata in un incubo quotidiano per la compagna e sua figlia, costrette a vivere in un clima di costante paura e intimidazione. I comportamenti violenti erano diventati una drammatica routine domestica, alimentata dall’abuso di sostanze alcoliche che alterava completamente il carattere dell’aggressore.
La professionalità e la tempestività dell’intervento dei militari di Ferentino hanno permesso di raccogliere elementi probatori sufficienti per richiedere al Tribunale di Frosinone l’applicazione di una misura cautelare a tutela delle vittime. Il GIP ha accolto la richiesta, riconoscendo la pericolosità sociale dell’indagato e la necessità di proteggere immediatamente le due donne.
Il dispositivo di controllo elettronico applicato al 41enne garantirà ora un monitoraggio costante della sua posizione, impedendogli di avvicinarsi alle persone offese e violando così il perimetro di sicurezza stabilito dal tribunale. Ogni tentativo di avvicinamento alle vittime sarà immediatamente segnalato alle forze dell’ordine, che potranno intervenire tempestivamente.