di Paolo Patrizi
L’accoglienza e il dialogo sono momenti irrinunciabili nel contribuire, per quel che a ognuno di noi è dato, al buon esito di qualunque processo di pace.
Non è nel giusto chi rinuncia a questa ovvietà e cerca di propagandare la visita dell’Ambasciatore dello Stato di Israele nella nostra città come un sostegno incondizionato alle attuali politiche militari di quel Paese e dei nefandi effetti che stanno provocando in termini di vite innocenti in terra di Palestina; ne siamo profondamente e assolutamente addolorati tanto quante quelle egualmente innocenti in terra di Israele.
Ogni guerra va condannata, ognuno di noi non può che schierarsi per la Pace, ma la risoluzione giusta e definitiva di ogni conflitto richiede condivisione unanime di intenti, non certo rinuncia al dialogo.
Auspico che quanto la cronaca cittadina ci ha riportato di questa vicenda sia momento per rafforzare in ognuno di noi la volontà di contribuire alla Pace tra i due martoriati popoli. Non lasciamo che prendano sopravvento fuorvianti pseudo-ideologie di schieramento, parole che declinano violenza.
Lavoriamo tutti e a tutti i livelli per la Pace.