Nella mattinata di sabato scorso 30 agosto 2025, al Centro Unico di Prenotazione dell’ex ospedale di Anagni, molti cittadini non hanno potuto effettuare le analisi del sangue programmate a causa dell’ennesimo blocco del sistema informatico che gestisce la stampa delle etichette per le provette.
Si tratta di interruzioni che si ripetono ormai troppo spesso e che hanno una caratteristica particolarmente problematica: la durata è totalmente imprevedibile. I blocchi possono infatti risolversi in pochi minuti, come durare ore intere. È comprensibile, quindi, che quando l’attesa si prolunga oltre misura, chi è in fila scelga di rinunciare e riprovare in un altro giorno.
Proprio perché si tratta di un problema ricorrente, abbiamo chiesto come funziona questo sistema. Il percorso è il seguente: il paziente si registra e, se necessario, effettua il pagamento presso gli sportelli CUP. I dati vengono caricati nel programma Recup. A questo punto entra in gioco un applicativo che legge le prescrizioni dal database regionale e genera le etichette da applicare alle provette. Senza queste etichette con i codici a barre, indispensabili per l’identificazione dei campioni, i prelievi non possono essere lavorati in laboratorio. Ma capita che il software si blocchi improvvisamente, come se la connessione si interrompesse, e smetta di stampare.
Sono in molti, dunque, a chiedersi: se lo stesso sistema Recup e lo stesso applicativo per la generazione delle etichette vengono utilizzati anche nelle altre ASL del Lazio, si verificano gli stessi blocchi continui anche altrove? Su questo punto continueremo a indagare.
Intanto, il caso di sabato ad Anagni conferma la necessità di affrontare in maniera concreta queste criticità. Sarebbe importante l’apertura di un tavolo tecnico tra tutti gli attori coinvolti, affinché si possa andare a monte del problema e trovare finalmente una soluzione stabile.