Il rientro dalle vacanze si preannuncia tutt’altro che sereno per milioni di italiani. Settembre 2025 si apre infatti con il primo grande sciopero dei trasporti dell’anno, destinato a mettere in ginocchio la rete ferroviaria nazionale per oltre 21 ore consecutive. Dalle ore 21 di giovedì 4 settembre fino alle ore 18 di venerdì 5 settembre, alcune sigle sindacali autonome hanno aderito all’agitazione nazionale indetta dal Sindacato Generale di Base (Sgb), coinvolgendo tutto il personale del gruppo Fs Italiane, compresi gli addetti al trasporto merci.
L’iniziativa sindacale promette di trasformare quello che dovrebbe essere un normale giovedì sera e venerdì lavorativo in un vero e proprio incubo per pendolari, turisti e viaggiatori d’affari. La protesta arriva in un momento particolarmente delicato, quando il Paese si prepara al definitivo rientro dalle ferie estive e alla ripresa a pieno regime delle attività lavorative e scolastiche.
Le garanzie minime: quali treni viaggeranno
Nonostante lo stop generalizzato, il trasporto ferroviario regionale garantirà comunque i servizi minimi previsti dalla legge nei giorni feriali. Come sempre accade durante gli scioperi, sarà salvaguardata la fascia oraria mattutina compresa tra le 6 e le 9, considerata strategica per gli spostamenti casa-lavoro.
Trenitalia e Italo hanno già comunicato che manterranno attivi alcuni treni a media e lunga percorrenza, seguendo liste specifiche disponibili sui rispettivi siti web. Per i viaggiatori più fortunati, questi convogli rappresenteranno l’unica ancora di salvezza in un mare di cancellazioni e ritardi.
Anche Trenord conferma la sua partecipazione alla protesta, con ripercussioni che si faranno sentire su tutto il trasporto suburbano, regionale, aeroportuale e di lunga percorrenza della Lombardia. La compagnia ha precisato che giovedì 4 settembre circoleranno solo i treni con partenza entro le ore 21 e arrivo finale entro le ore 22. Venerdì mattina, invece, viaggeranno esclusivamente i convogli della lista treni garantiti con partenza dopo le ore 6 e arrivo entro le ore 9, mentre il servizio riprenderà regolarmente nel pomeriggio con le corse programmate dopo le ore 18.
Roma paralizzata: metro e bus si Fermano
La capitale non sarà da meno in termini di disagi. Oltre al trasporto ferroviario, anche i mezzi pubblici della città eterna subiranno pesanti ripercussioni. I lavoratori Atac hanno infatti programmato due scioperi distinti, ciascuno della durata di quattro ore.
Il primo stop, organizzato dal sindacato Sul, si terrà proprio giovedì 4 settembre dalle 8.30 alle 12.30, in piena fascia di punta mattutina. Le rivendicazioni riguardano il miglioramento degli orari dei turni e l’introduzione di premi di produzione più consistenti per i dipendenti. Un secondo sciopero è invece programmato per il 18 settembre, dalle 20.30 alle 00.30, organizzato da Usb Lavoro Privato e Orsa Tpl.
Durante queste ore critiche, nelle stazioni della metropolitana che rimarranno operative non sarà garantito neppure il funzionamento di scale mobili, ascensori e montascale, rendendo ancora più complessi gli spostamenti per persone con difficoltà motorie, anziani e famiglie con passeggini. Una piccola consolazione: i parcheggi di scambio rimarranno aperti, offrendo un’alternativa a chi potrà utilizzare l’auto privata.
Anche le biglietterie fisiche potrebbero subire interruzioni, mentre il servizio online continuerà a funzionare regolarmente, permettendo almeno l’acquisto digitale dei titoli di viaggio.
Settembre da incubo: 66 scioperi annunciati
Quello del 4-5 settembre rappresenta solo l’antipasto di quello che si prospetta come un mese particolarmente turbolento per i trasporti italiani. Con ben 66 scioperi già proclamati, di cui 14 di carattere nazionale, settembre 2025 si preannuncia come un vero e proprio tour de force per chi dovrà fare i conti con spostamenti complessi e disagi imprevisti.
Per chi viaggia in aereo, le date da segnare in agenda sono il 6 e il 26 settembre, quando sono previsti stop del trasporto aereo. Il trasporto pubblico locale, invece, vedrà giornate particolarmente a rischio il 4, 5, 8 e 15 settembre, creando un effetto domino che coinvolgerà praticamente tutte le modalità di spostamento del Paese.
Questo scenario rappresenta una sfida senza precedenti per milioni di italiani che, dopo la pausa estiva, si trovano ad affrontare un rientro alla normalità reso ancora più complicato dalle proteste sindacali. La raccomandazione per tutti i viaggiatori è di informarsi costantemente sui servizi attivi e di pianificare con largo anticipo gli spostamenti, considerando percorsi alternativi e orari diversi da quelli abituali.