Nella tarda serata di martedì 2 settembre 2025, una pattuglia della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. Colleferro ha individuato e fermato due persone sorprese ad alimentare un rogo di rifiuti nella zona di Sacriporto, a Segni.
Poco dopo le 23:30, l’attenzione degli agenti è stata richiamata da una fitta coltre di fumo nero che si alzava da via Consolare Latina. Insospettiti, i poliziotti hanno deciso di perlustrare l’area e, al termine di una breve ricerca, hanno scoperto un incendio in corso alimentato con rifiuti domestici di vario genere: mobili, elettrodomestici e materiali plastici.
Alla vista della volante, i due responsabili non hanno opposto resistenza e hanno subito ammesso le proprie responsabilità. Sul posto sono giunti anche i Vigili del Fuoco, che hanno provveduto a spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza l’area. Durante le operazioni è stato rinvenuto anche un secondo cumulo di rifiuti, in parte già bruciati, tra cui un frigorifero.
L’intera area è stata posta sotto sequestro e i due soggetti identificati e denunciati per reati ambientali. La loro condotta rientra nelle fattispecie previste dal Decreto Legislativo 152/2006, noto come Testo Unico Ambientale. In particolare:
- l’articolo 256, che sanziona l’attività di gestione dei rifiuti non autorizzata, come raccolta, trasporto o smaltimento senza permessi;
- l’articolo 256-bis, che punisce la combustione illecita di rifiuti, introdotto per contrastare il fenomeno dei cosiddetti roghi tossici.
Le pene previste vanno dall’arresto all’ammenda, con sanzioni più severe nel caso di rifiuti pericolosi o di attività svolta in maniera organizzata.
Un intervento tempestivo, quello della Polizia di Stato, che ha evitato ulteriori conseguenze per l’ambiente e per la salute pubblica, in un’area già sensibile e segnata da fenomeni di abbandono e gestione illecita dei rifiuti.