Il territorio della provincia di Frosinone approda sul red carpet più prestigioso del cinema italiano. Benedetto Orestini, orgoglio anagnino, insieme ai soci Corrado Tatangelo e Michele Caschera, hanno conquistato un posto d’onore alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con la pellicola “Le Vie dell’Acqua”, un’opera che promette di far parlare di sé per la sua innovativa formula narrativa.
Il film, scritto e diretto da Fabio Masi su ideazione di Stefania Gialdroni, rappresenta un fiore all’occhiello della Growing Production, la società di produzione cinematografica con sede in provincia di Frosinone che sta scalando le vette del cinema d’autore italiano. Un risultato che testimonia come anche dai piccoli centri possano nascere progetti di respiro internazionale.
L’opera nasce dall’ambizioso progetto europeo ERC MICOLL – Migrating Commercial Law and Language, coordinato dall’Università degli Studi di Padova, che ha saputo coniugare il rigore della ricerca accademica con la potenza evocativa del linguaggio cinematografico. Una scommessa vincente che dimostra come la divulgazione scientifica possa trovare nuove strade espressive attraverso l’arte della settima arte.
La trama si snoda tra le suggestive location di Padova e Venezia, seguendo le vicende di Andrea e Giulio, due studenti del prestigioso liceo Tito Livio di Padova. I giovani protagonisti vengono coinvolti nella realizzazione di uno spettacolo teatrale ispirato a “I Mercatanti” di Carlo Goldoni, intraprendendo un viaggio nella scoperta che li porterà ad esplorare l’affascinante mondo dei mercanti veneziani del Cinquecento.
Ma il cuore pulsante della produzione batte forte anche nel territorio ciociaro. Le riprese hanno infatti toccato luoghi simbolo della provincia di Frosinone: il Teatro Comunale di Fiuggi, il Liceo Sulpicio di Veroli e gli innovativi Studios 60 Strada Studios di Frosinone sono diventati set cinematografici di prim’ordine, dimostrando le potenzialità del territorio come hub per la produzione audiovisiva.
Particolarmente significativo si è rivelato il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Fiuggi, che ha creduto sin dal primo momento nel valore artistico e culturale del progetto. L’ente locale non si è limitato a concedere patrocini formali, ma ha attivamente favorito la presenza delle troupe cinematografiche, trasformando la cittadina termale in un vero e proprio set a cielo aperto.
Il cast della pellicola presenta un mix equilibrato tra giovani promesse e nomi affermati. I protagonisti Rebecca Gazzola, Matteo Curseri e Alessio Casarin portano sullo schermo la freschezza della nuova generazione attoriale, affiancati dall’esperienza teatrale di Ariele Vincenti. A impreziosire ulteriormente la produzione, la partecipazione speciale di Pino Strabioli, autore, attore e volto noto della Rai, che arricchisce il progetto con la sua consolidata esperienza artistica e la sua riconosciuta sensibilità narrativa.
“Le Vie dell’Acqua” si configura come un’opera multiforme che intreccia sapientemente teatro, cinema e ricerca storica. Il film integra nel racconto interviste a esperti del settore attraverso linguaggi visivi contemporanei, creando un ponte comunicativo tra passato e presente. L’obiettivo ambizioso è quello di restituire voce a un’eredità culturale millenaria che continua a influenzare il nostro presente, valorizzando al contempo l’amicizia come valore universale e proponendo al pubblico giovane un racconto identitario di forte attualità.
alcune scene tratte dal film
Il progetto ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti istituzionali: oltre al patrocinio del Comune di Padova e di Assonautica, può contare sul supporto del Comune di Venezia, della Venice Film Commission e della Veneto Film Commission. Un endorsement che testimonia la qualità e l’importanza culturale dell’iniziativa.
“Le Vie dell’Acqua” si propone dunque come esempio virtuoso di come il dialogo tra università e società, tra ricerca e arte, tra memoria storica e futuro possa generare prodotti culturali di alto valore, capaci di parlare alle nuove generazioni senza tradire la profondità dei contenuti. Un risultato che rende orgogliosa l’intera provincia di Frosinone e che conferma il talento imprenditoriale del territorio ciociaro nel settore dell’industria cinematografica.
“Questo film dimostra come la divulgazione scientifica possa diventare emozione collettiva e strumento di riflessione attraverso il linguaggio universale del cinema – ha dichiarato Stefania Gialdroni, ideatrice del progetto. La proiezione in anteprima si terrà venerdì 5 settembre alle ore 09.30 presso lo Spazio Incontri nella categoria Venice Production Bridge all’Hotel Excelsior.