Un vero e proprio viaggio nel tempo ha animato le serate del 23 e 30 agosto al Museo Archeologico Comunale del Territorio Toleriense di Colleferro, che ha registrato un grande successo di pubblico con i suoi laboratori didattici rivolti ad adulti e bambini.
Le iniziative, dal titolo evocativo “Fucina di Vulcano” e “Tela di Penelope”, hanno permesso ai partecipanti di sperimentare in prima persona le antiche tecniche della fusione del bronzo e dell’arte della tessitura, trasformando il museo in un laboratorio vivo e interattivo. Oltre cento persone hanno preso parte agli eventi, superando ogni aspettativa per un periodo tipicamente poco favorevole alle attività culturali.
Sin dalla sua apertura, avvenuta nel 1986, il Museo Archeologico Toleriense non si è limitato a custodire e valorizzare i reperti del territorio, ma ha sempre cercato di proporre un’offerta didattica innovativa e coinvolgente. La sezione educativa del museo si è infatti dotata di laboratori pensati per favorire la conoscenza della storia e dell’archeologia attraverso l’esperienza diretta: non semplici lezioni frontali, ma attività pratiche in grado di trasmettere il valore della quotidianità antica.
Il risultato si è visto chiaramente durante gli appuntamenti di agosto, quando adulti e bambini hanno potuto cimentarsi nei panni di fonditori dell’età del bronzo o tessitori greco-romani, dando vita a momenti di grande partecipazione e curiosità.
L’iniziativa ha ricevuto il sostegno del sindaco Pierluigi Sanna, che ha incoraggiato il museo a proporre attività anche nei mesi estivi, periodo in cui l’offerta culturale tende a ridursi. Fondamentale il contributo del personale del museo, in particolare Francesca Colonnelli ed Elisabetta Licorni, affiancate dall’impegno volontario e gratuito di Roberto Boccardelli con il supporto di Simonetta Campoli. Preziosa anche la collaborazione del Comune di Colleferro, con un ringraziamento speciale all’Ufficio Manutenzione e ad Annamaria Campagna.
Non è mancato il sostegno dei volontari del Gruppo Archeologico Toleriense, sempre presenti e spesso silenziosi protagonisti delle attività del museo. A tutti loro, insieme ai tanti partecipanti che hanno reso le serate indimenticabili, è stato rivolto un sentito ringraziamento.
Il successo delle iniziative conferma la validità di un percorso che unisce storia, didattica e partecipazione attiva, con la prospettiva di proporre nuove esperienze capaci di rendere sempre più viva l’offerta culturale del territorio.