La chiusura della tratta ferroviaria Roma-Cassino sta trasformando i viaggi quotidiani dei pendolari in un vero e proprio incubo. Per il terzo giorno consecutivo, decine di lavoratori della zona di via Anticolana ad Anagni si trovano abbandonati alle fermate dei bus, vittime di un sistema di trasporti pubblici al collasso.
La situazione questa mattina – 10 settembre 2025 – ha raggiunto livelli drammatici: alle ore 7.26 erano già passati cinque pullman diretti verso Anagnina, mentre nessun autobus era disponibile per chi doveva raggiungere Termini. Una disparità che lascia senza parole i pendolari, costretti a scelte disperate pur di non perdere l’intera giornata lavorativa.
Il problema principale risiede nel fatto che i bus Cotral, prevalentemente a due piani, arrivano all’ultima fermata di via Anticolana già stracolmi di passeggeri provenienti da Fiuggi e dalle fermate precedenti. Il risultato è impietoso: 40-50 persone rimangono sistematicamente a terra, mentre gli autisti non possono fare altro che proseguire la corsa senza poter far salire nessuno.
Autobus sostitutivi non vengono inviati, lasciando i pendolari nell’attesa snervante delle corse successive che, inevitabilmente, non riescono a risolvere il sovraffollamento. Chi riesce a salire sui mezzi pubblici arriva sul posto di lavoro con un ritardo che spesso supera l’ora e mezza, compromettendo l’intera organizzazione della giornata lavorativa.
La giustificazione fornita non fa che aumentare l’amarezza: pullman e autisti sarebbero impegnati per le scuole, nonostante l’anno scolastico inizi ufficialmente domani sia a Fiuggi che ad Anagni. Un paradosso che vede gli orari scolastici già in vigore da oggi, anche in assenza degli studenti.
La disperazione ha spinto molti pendolari a prendere decisioni drastiche: alcuni hanno optato per il pullman per Anagnina pur sapendo di dover poi affrontare ulteriori collegamenti per raggiungere la propria destinazione finale, altri hanno semplicemente rinunciato e sono tornati a casa, perdendo un’intera giornata di lavoro.
Questa mattina la conta dei pendolari in attesa alla fermata dell’Anticolana ha raggiunto quota trenta persone, un numero che testimonia la gravità di una situazione ormai insostenibile. Il sesto pullman per Anagnina è stato preso “per disperazione”, come riferisce uno dei pendolari, consapevole che l’arrivo in ritardo fosse ormai inevitabile.
La criticità del servizio di trasporto pubblico sta mettendo in ginocchio centinaia di lavoratori che ogni giorno devono spostarsi dalla provincia verso la capitale. Una situazione che richiede interventi urgenti per garantire il diritto alla mobilità e permettere ai cittadini di raggiungere i propri luoghi di lavoro in condizioni dignitose.